La ricercatrice Cecilia Martini Bonadeo è stata premiata con 200 mila dollari dalla Casa Reale Saudita per la migliore traduzione dall’arabo
La vicentina Cecilia Martini Bonadeo, premiata dalla Corona saudita per la migliore traduzione dall’arabo in ambito umanistico, ha ritirato il premio di 200 mila dollari lunedì 21 ottobre presso il Palácio dos Bandeirantes, Palazzo del Governo dello Stato di San Paolo in Brasile. Cecilia Martini Bonadeo è ricercatore full-time del progetto European Research Council, Advanced Grant n. 249431 “Greek into Arabic. Philosophical Concepts and Linguistic Bridges” (Università di Pisa) e da dieci anni docente a contratto presso l’Università di Padova.
È tradizione che la cerimonia di premiazione, che si svolge con cadenza annuale, venga effettuata ogni anno in un Paese diverso.
La dr.ssa Martini Bonadeo è stata premiata per la traduzione in italiano del testo del filosofo medievale Al-Fārābī, L’armonia delle opinioni dei due saggi Platone il divino e Aristotele, (Plus, Pisa, 2008). Questa la motivazione del premio: “Si tratta della prima traduzione in italiano di quest’opera della tradizione filosofica che ha contribuito, con altri libri simili, a celebrare il pensiero arabo e islamico. La dott. Martini ha condotto con successo la traduzione del testo rendendo l’originale in un linguaggio chiaro e uno stile di traduzione accurato, con rigore e coerenza nella struttura formale e nelle idee mantenendo inalterato il significato del testo originario. Ha inoltre arricchito la traduzione con l’aggiunta di note critiche, di analisi, di commento e di spiegazione”.
Il premio è il Custodian of the Two Holy Mosques Abdullah bin Abdulaziz International Award for Translation. Viene conferito dalla Casa Reale saudita ed è il più prestigioso premio letterario internazionale per traduzioni dall’arabo e in arabo.
“Sono molto onorata di ricevere questo premio che riconosce nell’attività del traduttore la possibilità di mettere in comunicazione i popoli e di scongiurare per loro uno scontro di civiltà” ha dichiarato la dr.ssa Martini Bonadeo. “Laddove ci si capisce, si comunica; e se si comunica è più facile prevenire o risolvere lo scontro. Sono fermamente convinta che il movimento di traduzione dal Greco all’Arabo avvenuto nell’Islam tra VIII e XII secolo, cornice del pensiero di al-Fārābī, rappresenti in questo senso un momento della storia della civiltà assolutamente unico e gravido di conseguenze: è un esempio reale di collaborazione culturale tra i popoli e di progresso. Lo studio di questo momento della storia dell’umanità offre l’opportunità alle giovani generazioni di studenti sempre più multietniche e multiculturali, di considerare possibile la coesistenza pacifica dei popoli e opportuna la loro collaborazione culturale e scientifica.”
Alla cerimonia erano presenti il viceministro degli Esteri del Regno dell’Arabia Saudita Principe Abdulaziz Bin Abdullah Bin Abdulaziz, il supervisore generale della Biblioteca del Re Abdulaziz S.E. Faisal Bin Muammar, il Governatore dello Stato di San Paolo Geraldo Alkmin.
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Fonte: webcomunicati
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