mercoledì 29 ottobre 2025

“La Mannaia”, il nuovo singolo di Treccani

 

“In questo mondo dicono di noi il peggio, ma quando oltrepasseremo il varco saran pronti a porci fiori in mano”

Così esordisce, diretto e senza filtri, il nuovo singolo dei Treccani, “La Mannaia”.

Nel brano prende forma una delle contraddizioni più crudeli del nostro tempo: il valore delle persone viene riconosciuto solo dopo, quando ormai è troppo tardi per farlo arrivare davvero. “Non puoi darmi ora fiori mentre vivo?” diventa allora una frase-manifesto, una richiesta di rispetto e presenza nel momento in cui conta veramente: qui ed ora.

Il “varco” oltre il quale arrivano i fiori si trasforma in una metafora potente del punto di non ritorno, un confine tra ciò che poteva essere e ciò che non sarà più. “La Mannaia” parla a chi si è sentito invisibile, ignorato o sottovalutato, e lo fa con la delicatezza ferita delle ballad alternative rock, tra echi di Afterhours e Marlene Kuntz.

Una canzone che è insieme denuncia e speranza: una voce che invita a riconoscere il valore umano prima che sia sepolto, a cambiare il modo – e il mondo – in cui scegliamo di onorare la vita.

I TRECCANI sono Alessio Capatti (basso e voce), Luca Spataro (chitarra e voce) e Alessandro Fedele (batteria).

Nati nel 2018, si muovono tra la poesia cruda dei Marlene Kuntz e le visioni disturbanti dei Teatro degli Orrori.

Dopo un primo EP omonimo registrato nel 2019 al Twilight Studio, collaborano con la scena milanese e torinese (Scatti Vorticosi, Orsi Studio).

Nel 2024 tornano in studio con Fabio Pietro Intraina (Trai Studio, Inzago) per registrare quattro nuovi brani e a fine anno firmano con Sorry Mom! per l’uscita dei nuovi singoli.

ASCOLTA “LA MANNAIA”!

https://orcd.co/treccani-lamannaia

martedì 28 ottobre 2025

DAVIDE PEPE – esce “FRAGILE”

 

Davide Pepe torna con il nuovo singolo “Fragile”, una canzone che scava nel cuore delle emozioni umane e mette a nudo la vulnerabilità come forma di forza e verità.

Scritta e prodotta dallo stesso artista, la traccia affronta il tema della fragilità emotiva con una delicatezza che si trasforma in potenza, intrecciando parole e melodia in un racconto intimo e universale.

“Fragile” è il riflesso di chi si sente esposto, di chi vive le proprie insicurezze senza più nasconderle. Le immagini evocate nel testo — fatte di paure, silenzi e piccoli crolli — restituiscono tutta la bellezza dell’imperfezione. È nei momenti di debolezza che, come suggerisce la canzone, nasce la possibilità di una connessione autentica: riconoscere le proprie ferite diventa un atto di coraggio, un invito all’amore incondizionato.

Il suono, dolce e malinconico, accompagna con eleganza questa confessione musicale, sospesa tra introspezione e speranza.

Il brano è contenuto nell’album “La distrazione”, pubblicato a giugno, un progetto che conferma la maturità artistica di Pepe e la sua capacità di unire sensibilità cantautorale e produzione contemporanea.

Cantautore e chitarrista pugliese, Davide Pepe ha costruito nel tempo un percorso costellato di collaborazioni e riconoscimenti. Dalle prime esperienze nei festival nazionali come il Cornetto Free Music Festival e Area Sanremo, ai palchi condivisi con artisti come Giusy Ferreri, Litfiba, Marco Ligabue e Goran Kuzminac, fino alla partecipazione con i Camera 133 all’album celebrativo “Trent’anni di 17 RE” dei Litfiba.

Negli anni, Pepe ha collaborato con produttori come Luca Rustici e Luigi Rana, consolidando uno stile personale che fonde rock, pop e introspezione emotiva.

Dal 2020 pubblica con SorryMom! e BeNextMusic, firmando singoli come “Come viene”, “Che cosa c’è”, “Libero così”, “A domani”, “Confine”, “2023”, “L’amore lievita” e “Guarda che luna”, fino ad arrivare all’album “La distrazione”, distribuito da Universal Music Italia.

Attualmente è al lavoro con la sua band Camera 133 — composta da Rinald Meta (batteria), Giuseppe De Mola (basso) e Alessandro Caradonna (chitarra) — per la continua evoluzione del progetto live, che rimane il fulcro dell’energia e dell’autenticità di Davide Pepe.

ASCOLTA “FRAGILE”!

https://benext.lnk.to/ladistrazionedeluxe

“The broken crown”, il nuovo singolo degli Helikon

 

Un sussurro prima della fine.

La rabbia, l’impotenza e il rimpianto di chi ha visto troppe vite spegnersi senza poterle salvare.

Una corona incrinata sulla fronte di un bambino: il potere si sgretola, la gloria marcisce.

Rimane solo il vuoto, scavato dall’avidità.

La guerra, teatro di un dolore intimo e universale, prende la forma di una ballad dalle sembianze di un’intro: secondo Jung, il diavolo tortura le anime mantenendole in attesa.

Qui, siamo nel respiro in cui la crepa fa da preludio alla frattura.

L’intensità dei Muse e la drammaticità dei Radiohead sono il terreno fertile in cui il nuovo singolo degli Helikon, “The broken crown”, germoglia.

Un canto romantico, ermetico e carico di pathos che aspetta i primi petali.

Gli Helikon, band italiana nata nell’estate del 2016, hanno da sempre avuto una forte inclinazione verso il thrash e l’heavy metal. Fin dagli esordi, la band ha intrapreso un percorso di crescita artistica, collaborando con Eagle Booking e ottenendo la possibilità di esibirsi accanto a band di fama internazionale come Rhapsody of Fire, Seventh Wonder, Manilla Road, Onkel Tom, In.Si.Dia, Picture, Furor Gallico. Dal 2019 al 2023, la band ha collaborato con Cerberus Booking e Ad Noctem Records, rafforzando ulteriormente la sua presenza nel panorama musicale. Oggi, gli Helikon lavorano con Sorry Mom!, continuando a spingersi oltre i propri limiti creativi e a sperimentare con nuove sonorità e tematiche. La loro determinazione e la loro passione li hanno portati a diventare una delle band più interessanti del panorama metal italiano.

“The broken crown” è il quarto singolo pubblicato nel 2025, dopo “Deception war”, “Throne” e “Star’s end”.

ASCOLTA “THE BROKEN CROWN”!

https://ffm.to/helikon-thebrokencrown

lunedì 27 ottobre 2025

“C’è ancora da fare”, il nuovo singolo di ForseGiorgio

 

“Ti hanno detto di restare fermo al posto tuo. Ti hanno detto di comprare solo se conviene.”

Da questa raffica di imperativi parte “C’è ancora da fare”, il nuovo singolo di ForseGiorgio, un brano di pop elettronico dal respiro urbano che fotografa la tensione tra le regole imposte e il desiderio profondo di libertà.

La canzone è un flusso continuo, come una camminata tra le strade di una città che non dorme mai, dove le immagini di “semafori, sedili, posacenere” diventano simboli di una quotidianità che sa ancora stupire e far pensare. La voce si intreccia con synth e ritmiche pulsanti in un equilibrio instabile ma autentico, mentre il ritornello — “C’è ancora da fare, da fare, sento una voce che mi gira in testa” — si trasforma in un mantra di resistenza e speranza.

ForseGiorgio racconta una società che spinge alla distrazione e all’omologazione — “La pubblicità ti vuole solo ingannare, come le sirene che cantavano nel mare” — ma invita a restare vigili, a non perdere il proprio centro e a difendere i sogni anche quando sembrano fragili: “Non camminare sopra i sogni che si spezzano, le lacrime si asciugano dopo che escono.”

“C’è ancora da fare” è un brano che parla di consapevolezza e azione, di chi non si arrende al rumore di fondo del mondo e sceglie di ascoltare quella voce interiore che spinge ad andare avanti, nonostante tutto.

Perché davvero, come suggerisce ForseGiorgio, c’è ancora (e sempre) da fare.

Giorgio Balassone, in arte ForseGiorgio, nasce il 7 giugno 1985 ed è un cantautore romano.

Ha iniziato il suo percorso musicale come dj in vari eventi e nei villaggi turistici e poi come cantante con oltre 10 anni di musica live tra Italia e Svizzera. Produttore per altri artisti e collaborazioni in studio. Si avvicina al cantautorato, il rock e il pop, ma è con il rap che poi trova la sua prima forma di espressione personale che poi andrà ad integrare con gli altri generi che lo hanno influenzato. La sua passione lo porta ad ascoltare musica di qualsiasi genere purché gli trasmetta qualcosa, e questo modo di pensare, si riscontra nel suo sound e nel suo stile. Le sue canzoni parlano d’amore, gioia, malinconia, sogni e paure nella vita di tutti, lasciando una porta aperta al mondo interiore, con degli spunti di riflessione.

Nel 2017 partecipa al contest televisivo “Hidden Singer” nella puntata con J.Ax e lo vince, duettando con lui sulle note di “Spirale Ovale”.

Nel 2018 è tra i 7 finalisti del premio “Pascoli in musica” e sempre nello stesso anno è nella top 15 del premio “Bruno Lauzi” (entrambi patrocinati dal M.E.I)”.

A marzo 2025 pubblica il suo singolo d’esordio “Non aver paura di avere paura”, seguito a Luglio dello stesso anno, dal secondo singolo “Un’astronave va su Marte” entrambi con l’etichetta “Be Next Music”.

ASCOLTA “C’È ANCORA DA FARE”!

https://benext.lnk.to/ancoradafare

domenica 26 ottobre 2025

“Voidgaze Dopamine Salad”, primo lavoro discografico di Atom Lux

 

“Voidgaze Dopamine Salad”, primo lavoro discografico di Atom Lux, si colloca, in modo volutamente instabile, a cavallo tra psych rock, alternative, garage, soft-stoner e prog-pop, attingendo da universi differenti e generando un multiverso dai colori ipersaturi, tenuto insieme da un collante di sana matrice rock. I dieci brani, pervasi da tematiche surreali, fanta-catastrofiche, allucinogene, e a tratti grottesche, si reggono su un’impalcatura fatta di chitarre taglienti e riffose, synth frastagliati, voci sature e una sezione ritmica pulsante e dinamica, il tutto innaffiato da shot di delirio psichedelico.

Non è un concept album, ma il filo conduttore esiste e ha le sembianze di un’insalata di dopamina servita su un piatto fatto di lunghi sguardi nel vuoto.

“Voidgaze Dopamine Salad” è un mosaico immaginifico, un cocktail caleidoscopico dal retrogusto rock’n’roll, a base di scimmie allucinate, fiumi di lava, universi frattali, singolarità cosmiche letali, conigli inebrianti, serpenti doppiogiochisti, danzatori isterici e molto altro.

TRACKLIST

POINTLESS MADNESS

“Pointless Madness”, il debut single di Atom Lux, nasce come esperimento hard-psych-rock in home studio, scritta e registrata in un pomeriggio. Distorsioni, synth acidi, cori compressi e ritmica solida danno vita a un sound vibrante, che accompagna le visioni surreali del testo. Il frenetico Mr. Kite invita a rompere la routine, esplorare i limiti della percezione e lanciarsi in imprese assurde – come navigare un fiume di lava nel proprio cortile.

BAD SNAKE GOOD SNAKE

“Bad Snake Good Snake”, brano costruito su un riff ripetitivo che evoca lo strisciare di un serpente, racconta, in chiave soft fuzz-rock, la storia millenaria del serpente tentatore, della bestia doppiogiochista, di chi si traveste da bene per operare il male. Il brano si regge sulle chitarre fuzzose, sui cori ostinati nei ritornelli e su un synth acido che si lancia in un assolo, accompagnato da un poliritmo che introduce il bridge.

DEATH BY SMALL TALK

“Death by Small Talk” è un brano saturo, veloce ed eterogeneo, introdotto da una Rickenbacker che arpeggia ostinatamente in stereofonia, a cui si uniscono poi un basso e una batteria irrequieti. La traccia, formata da sezioni diverse, apparentemente sconnesse, come un discorso che non va da nessuna parte, tratta l’insofferenza nei confronti dello small talk più fastidioso, quello che vorresti evitare.

BLACK MIRROR

In “Black Mirror” le voci ipersature e cariche di delay, accompagnate da chitarre arpeggiate dal suono che va gradualmente sporcandosi, dipingono uno scenario distopico e apocalittico in cui la razza umana, guidata dal desiderio di avere tutto e subito, esaurisce le risorse energetiche e alimentari globali, crollando in un oblio desertico da cui possono risollevarsi in pochi e con grande difficoltà.

J.I.B.B.E.R.I.S.H (John Inflates Balloons Because Every Remote Island Starts Hallucinating)

“J.I.B.B.E.R.I.S.H.” è un omaggio giocoso e surreale ai Beatles, band che ha segnato profondamente l’adolescenza di Atom Lux. Il titolo, un acronimo nonsense, cattura lo spirito del brano, costellato di citazioni sottili e ironiche: dalla voce introduttiva di Two of Us, al tricheco di I Am The Walrus, fino a riferimenti a Back in the U.S.S.R. e Eleanor Rigby.

DANCE PLAGUE DELIRIUM

Un synth evanescente, ma incisivo, e una chitarra acustica introducono “Dance Plague Delirium”, per poi lasciare spazio a chitarre distorte cariche di delay, accompagnate da una sezione ritmica senza fronzoli. Il brano rievoca quell’assurdo evento che fu la piaga del ballo di Strasburgo del 1518, durante il quale centinaia di persone, in un episodio di isteria di massa, cominciarono a ballare senza motivo apparente, continuando per settimane fino – in alcuni casi – a lasciarci la pelle.

STONED MONKEY HERITAGE

“Stoned Monkey Heritage” racconta il vorticoso viaggio di un antenato primate che, abbandonata la caccia, scopre il piacere dei cibi allucinogeni. Tra funghi e bacche, esplora nuove aree del cervello e rafforza i legami sociali, spianando la strada dell’evoluzione. Chitarre brillanti, basso glissato, synth acidi e batteria ostinata creano un mix di psych-rock e soft-stoner che accompagna il primate tra curiosità e delirio alle frontiere della percezione.

SPAGHETTIFICATION APOCALYPSE

“Spaghettification Apocalypse” è un tributo ai fenomeni più assurdi e inverosimili che animano l’universo, un inno psichedelico e un invito a spingersi a fondo nell’esperienza delle assurdità naturali, fino lasciarsi catturare dalle singolarità più paradossali, come la spaghettificazione, processo di distruzione gravitazionale per allungamento a cui va incontro chi ha la sfortuna di avvicinarsi troppo ad un buco nero.

MANDELBROT! MANDELBROT!

“Mandelbrot! Mandelbrot!” è un brano esplosivo e iper-saturo che segue un vagabondo bidimensionale in viaggio nel frattale di Mandelbrot, un mondo geometrico senza punti di riferimento. Tra fuzz-rock’n’roll, psych-rock e post-grunge, le voci megafoniche raccontano il suo smarrimento e la capacità di abbracciare l’assurdo viaggio, invitando l’ascoltatore a lasciarsi andare.

TOXIC EASTER BUNNY

“Toxic Easter Bunny” è uno scherzo psych-garage che racconta le imprese di un coniglio pasquale di nome Marlon, che si diverte ad intrufolarsi nelle case per distribuire dolciumi e uova di cioccolato ai bambini ignari. Marlon però è uno psicopatico che imbottisce i dolci di allucinogeni e droghe leggere, quindi, dopo aver consegnato i dolcetti in tutta la città, il coniglio si gode lo spettacolo animato da orde di ragazzini allucinati che scorrazzano nelle piazze e nei giardinetti.

Atom Lux (in pArte Lucio Filizola), polistrumentista, autore e cantante cilentano, trapiantato a Roma, si avvicina alla musica da piccolo mettendo le mani sul pianoforte e poi sul clarinetto, ma ci mette poco a dimenticarsi di questi strumenti quando ascolta per la prima volta i classici del rock. Il passaggio alla chitarra innesca un’esplorazione famelica degli sconfinati territori del rock. Divora e scrive musica, suonando in diverse formazioni, arrivando a sguazzare nelle acque agitate del prog rock, con i Möbius Project, con cui incide un disco nel 2014, dal titolo Ra Me Nivar.

Dopo una pausa di alcuni anni, a seguito dello scioglimento dei Möbius, nel 2019 riprende a comporre musica, addentrandosi in dimensioni dal sapore psichedelico e alternative, ma senza alcun dettame o vincolo di genere.

Nel 2022 intraprende il progetto solista Atom Lux, con base a Roma, producendo musica nello studio casalingo. Nel dicembre del 2024 il progetto Atom Lux diventa full band e si attiva dal vivo, contando 5 elementi.

Nell’ottobre del 2025 pubblica il suo primo album intitolato “Voidgaze Dopamine Salad”.

ASCOLTA “VOIDGAZE DOPAMINE SALAD”!

https://orcd.co/atomlux-voidgazedopaminesalad

“Il tuo funerale”, il nuovo singolo dei Nakhash

 

Il nuovo singolo dei Nakhash, “Il tuo funerale”, è un punk-rock ruvido dalle tinte dark che affronta il confronto con le parti di noi stessi che tentiamo di seppellire, trasformando nostalgia e dolore in un rituale di crescita.

A volte il passato ritorna quando meno ce lo aspettiamo, come un cadavere che credevamo di aver pianto a sufficienza e dimenticato. Non lo fa per ferirci, ma per ricordarci che ciò che proviamo a eliminare da noi stessi non scompare: resta lì, in silenzio, in attesa di essere accolto.

“Abbiam visto sorgere il sole, abbiam ballato sulle tombe per ore, per dimenticare, per dimenticare”, canta il ritornello, che strizza l’occhio alle melodie catchy del pop e si fa quasi mantra. Come negli antichi rituali funebri che si credeva proteggessero i vivi dal ritorno delle anime dei defunti, cerchiamo di scacciare i fantasmi interiori, di “uccidere” le parti ferite e ammaccate del nostro essere.

Ma è un gesto inutile, se non controproducente: ciò che seppelliamo torna sempre a cercarci.

Dietro la durezza delle chitarre e l’impatto ritmico emerge una sincera tenerezza verso le proprie fragilità. “Solo se il cuore batte forte lo riesco a sentire, che buffo sembra battere solo quando penso di morire, ma come si fa?”: razionalità e istinto di sopravvivenza sono in disaccordo e andiamo in tilt. Ma le nostre contraddizioni, quelle che spesso ci fanno sorridere amaramente, sono proprio ciò che ci salva: ci permettono di trovare un equilibrio e un compromesso tra passato e futuro.

“Il tuo funerale” diventa così una carezza al passato, un gesto di riconciliazione con le proprie ombre. Un invito a non rinnegarle, ma ad accoglierle come parte viva e necessaria del proprio cammino.

I Nakhash nascono nel 2014 con l’obiettivo di portare sul palco musica inedita, diretta e autentica. La band è composta da Elisabetta Rosso (voce, synth, chitarra ritmica), Riccardo D’Urso (chitarra solista, seconde voci), Davide Manzocco (chitarra, seconde voci), Simone Bussa (basso) e Andrea Mastroberardino (batteria). Dopo la vittoria al San Jorio Festival e la partecipazione a rassegne come Asti Musica, Collisioni, Hiroshima Mon Amour e Viper, i Nakhash si sono affermati tra le realtà emergenti più solide del panorama alternativo italiano. Con l’album “Cosa Resta” (Pan Music Production, 2023) hanno consolidato il loro sound grezzo, con l’anima rock sporcata da contaminazioni pop, indie, alt e grunge. Il singolo “Romantica” è stato nominato “miglior singolo di gennaio 2023” da Sky TG24, mentre nel 2025 la band è stata selezionata tra i finalisti di Musicultura.

Mentre “Gonna” racconta la difficoltà di crescere senza tradire sé stessi, “Il tuo funerale” si inserisce in un filone già solido nella discografia dei Nakhash, basata su temi come il passato, la nostalgia, la necessità di trovare un posto nel mondo; qui la band fa un passo in più guardando alla crescita e dedicando il brano a chiunque abbia trasformato il dolore in qualcosa di utile.

ASCOLTA “IL TUO FUNERALE”!

https://ffm.to/nakhash-iltuofunerale

giovedì 23 ottobre 2025

3 O’Clock – il nuovo singolo “New Religion”

In una società sempre più disumanizzata, dove l’apparenza ha sostituito la sostanza, il significato di “religione” è ormai stravolto. Gli idoli del 2025 non si trovano più nei templi, ma negli schermi luminosi che ci ipnotizzano ogni giorno. Con il nuovo singolo “New Religion”, i 3 O’Clock rivolgono un atto d’accusa feroce contro la dipendenza digitale e la cultura della vergogna che dilaga online, dove “lies, abuse, pain are the rules” e la connessione diventa solo un’altra forma di oblio.

Il brano affonda le radici nel grunge più autentico, tra le ombre di Alice in Chains e Soundgarden, con riff che riportano alla potenza oscura dei Black Sabbath. Su queste sonorità ruvide e malinconiche, la band racconta un’umanità in bilico, “deceiving your senses, that’s all you seek”, persa in un culto moderno fatto di clickbait, apparenze e bisogno compulsivo di approvazione.

La “nuova religione” non è altro che l’adorazione del nulla, un inganno collettivo che promette piacere e connessione ma lascia soltanto isolamento e vuoto. “Believe in what you see, believe in what you hear”, recita il testo, come un mantra beffardo rivolto a un mondo che ha rimpiazzato il contatto umano reale, fatto di abbracci e cene con gli amici, con lo scroll infinito.

Con “New Religion”, i 3 O’Clock firmano una denuncia lucida e dolorosa, un rock alternativo intriso di introspezione e rabbia, che vuole risvegliare le coscienze e ricordare che dietro ogni schermo c’è sempre un essere umano che rischia di perdersi.

I 3 O’Clock nascono come cover band dedicata ai grandi nomi della storia del rock — dai Rolling Stones ai Beatles, dai Led Zeppelin agli AC/DC, fino a Bon Jovi e Queen. La passione per le radici del genere si è presto trasformata in una nuova identità autoriale: dal 2024 il gruppo propone brani originali che fondono l’energia del classic rock con l’anima ruvida dell’alternative, conquistando un pubblico sempre più ampio.

Tra i loro singoli più apprezzati, “Eden”, una ballad intima che esplode in potenza emotiva, “On Your Own”, un omaggio al rock di fine anni ’80 rivisitato con modernità, e “Way”, un inno dedicato a chi vive la musica come libertà. Con “On Your Own” la band ha raggiunto le finali di Sanremo Rock 2025, esibendosi sul prestigioso palco del Teatro Ariston.

L’obiettivo dei 3 O’Clock è chiaro: portare il proprio rock su quanti più palchi possibile, condividendo quella scarica di energia autentica che solo la musica live può regalare.

La formazione attuale vede Marco “AM” Amaolo alla voce, Federico Cittadini alla chitarra, Arnaldo Rosati al basso e Federico Zuccaccia alla batteria.

Link video: https://www.youtube.com/watch?v=i8QF9C4x0dw


Jaro Lynx – il nuovo singolo “Midnight in My Mind”

 

Con il nuovo singolo “Midnight in My Mind”, Jaro Lynx firma un viaggio sensuale tra funky pop e nu-disco, dove ogni battito diventa un invito a lasciarsi andare sotto le stelle. Un brano elegante e magnetico, costruito su bassi groovy, synth brillanti e un ritmo che cattura fin dal primo ascolto.

È la colonna sonora di una notte che non vuole finire, di un incontro che vibra di attrazione e libertà. Lei entra in scena “like a moonlit ride”, con la leggerezza di chi sa farsi seguire solo dal ritmo. Due anime si sfiorano e si perdono nella musica, danzando “where the stars align”, in un equilibrio perfetto tra desiderio e mistero.

“Midnight in My Mind” è un racconto di una connessione istintiva, un inno a quel momento sospeso in cui le parole diventano superflue — “no filters, no fear, just your lips in my ear”. È una notte dorata, fatta di sguardi, corpi e vibrazioni, dove il tempo smette di inseguire chi sa ancora perdersi nel groove.

Jaro Lynx svela con questo brano la sua cifra stilistica raffinata e contemporanea, capace di fondere sonorità internazionali e sensualità cinematografica in un pop notturno che profuma di libertà e passione.

Jaro Lynx è un autore e compositore italiano attivo nei generi pop, rock, EDM e urban. Le sue canzoni si distinguono per le melodie orecchiabili e i testi che raccontano emozioni contemporanee, con uno stile che fonde sensibilità artistica e modernità sonora.

La sua formazione in Ingegneria Gestionale e la capacità di unire visione analitica e creatività rendono il suo profilo unico, capace di coniugare rigore tecnico e ispirazione artistica.

ASCOLTA “MIDNIGHT IN MY MIND”!

https://orcd.co/jarolynx-midnightinmymind

mercoledì 22 ottobre 2025

“Via con lei”, il nuovo singolo dei Capobranco

 

La frenesia quotidiana è sempre in agguato: una maglietta infilata di corsa, un caffè trangugiato al volo, due gradini alla volta giù per le scale. Poi basta un piccolo imprevisto, come un banale semaforo rosso, per far saltare quell’appuntamento che sembrava fondamentale.

È in questo scenario che prende vita “Via con lei”, il nuovo singolo dei Capobranco, un brano che racconta il ritmo incalzante delle nostre giornate con leggerezza, ironia e un tocco di nostalgia.

Nel videoclip, una grafica da videogame anni ’80 tiene il conto dei punti accumulati in questa corsa quotidiana: a volte ci sentiamo un po’ tutti come Pacman che schizza alla velocità della luce tra un fantasmino e l’altro.

In mezzo al caos, però, emerge sempre una compagna fedele e instancabile: la bicicletta. Anche se è ormai una “vecchia carretta” segnata dal tempo, pedali e manubrio diventano simboli di libertà, affidabilità e resistenza alle pressioni sociali ed esistenziali. Una via di fuga dal traffico, dallo smog e dalle aspettative altrui.

“Via con lei” è un brano pop rock fresco, melodico e irresistibilmente catchy, pensato per portare il più lontano possibile la leggerezza di una pedalata spensierata, all’insegna dell’indipendenza e dell’allegria condivisa.

Nati a Padova nel 2012, i Capobranco si sono imposti con un funk rock energico e trascinante, che nel tempo ha saputo evolvere mantenendo sempre intatto il loro spirito ironico e pungente.

Dopo il debutto del 2014 e l’acclamato “Il grande zoo” (2016), il trio ha registrato il terzo album “In Dipendenza” (2018) negli studi di Chicago del leggendario Steve Albini, con lavorazioni interamente in analogico. L’album, pubblicato da Jetglow Recordings, ha visto singoli come “Fuori dal tempo” entrare nella Top 30 delle canzoni più trasmesse dalle radio italiane.

Oggi la band torna con cinque nuovi brani, frutto di un’alchimia personale e musicale più matura che mai.

“Via con lei” è il quarto singolo di questo nuovo capitolo, prodotto da Alberto De Rossi e pubblicato da Be NEXT Music con distribuzione Universal.

ASCOLTA “VIA CON LEI”!

https://benext.lnk.to/viaconlei

NESSUNO ESCLUSO – esce “CON RABBIA ED AMORE”

 

Un messaggio di speranza, un inno alla vita in tutte le sue contraddizioni. “Con rabbia ed amore”, il nuovo singolo dei Nessuno Escluso, racconta l’esistenza per ciò che è: dolce e amara, piena e imprevedibile, capace di dare e togliere con la stessa intensità. È un viaggio inevitabile, un percorso che alterna gioia e disperazione, luce e buio, e che solo nella consapevolezza trova il proprio equilibrio.

“È un dolce un po’ amaro con lacrime di sale”, canta il brano, ricordandoci che la vita non smette mai di sorprenderci, anche nei momenti più difficili. Ma c’è una chiave per viverla fino in fondo: la libertà di scegliere, di cogliere l’attimo, di non arrendersi mai. “Ma se rimani libero, se impari a cogliere l’attimo, vedrai la vita premia chi osa scegliere”, prosegue il testo, come un invito a lasciarsi attraversare da ogni emozione, anche quelle più scomode, per trovare un significato autentico al proprio cammino.

Musicalmente, “Con rabbia ed amore” si muove su sonorità alternative rock vibranti e piene di energia. Il brano porta con sé le positive vibes che richiamano i Negrita, con sfumature che rimandano al rock italiano più viscerale di Afterhours e alla potenza dei Timoria.

Con questa nuova uscita, i Nessuno Escluso ci invitano ad affrontare ogni giorno senza paura, a vivere con intensità e passione, perché, come suggerisce il titolo, solo accogliendo la rabbia e l’amore insieme possiamo davvero dirci vivi.

I Nessuno Escluso sono Massimo Morelli (chitarra e voce principale), Raffaele Polito (basso e seconda voce) e Marco Miai (batteria). La band inizia a prendere forma nel settembre 2022, quando Marco si unisce al duo acustico composto da Massimo e Maurizio Spina. L’arrivo della batteria imprime una svolta decisiva al sound del gruppo, che si allontana progressivamente dalle influenze folk per abbracciare un rock più incisivo e dinamico.

Nel 2023, con l’ingresso di Raffaele al basso, la formazione trova finalmente la propria identità, dando vita al progetto definitivo: un power-trio atipico che sceglie l’introspezione e l’urgenza espressiva come cifra stilistica.

Nel marzo 2024 inizia la collaborazione con l’etichetta Sorry Mom!, che accompagna l’uscita dei primi tre singoli: “Liberazione 64”, “Catene” e “Incontro di boxe”. Il 2025 si è aperto con “Niente da te”, nuovo tassello di un percorso che prosegue con “Con rabbia ed amore”.

I Nessuno Escluso propongono un rock essenziale ma incisivo, lontano da virtuosismi fini a sé stessi, e sorretto da testi introspettivi, dolci e amari insieme. Le loro canzoni parlano di emozioni, conflitti interiori e bellezza fragile, raccontando l’essere vivi qui e ora. Perché, in fondo, la loro musica è prima di tutto un atto di verità.

ASCOLTA “CON RABBIA ED AMORE”!

https://orcd.co/nessunoescluso-conrabbiaedamore