martedì 2 dicembre 2025

Dusty Eyes – il nuovo singolo “Echochamber”

 

Con il nuovo singolo “Echochamber”, i Dusty Eyes scandagliano il lato più profondo e vulnerabile dell’esperienza umana, scegliendo un linguaggio sonoro che affonda le radici nella dark wave e nel post-punk più essenziale. Riff scuri, linee minimali e mood ottantiano: il nuovo singolo è un percorso nella mente, tra echi che distorcono la percezione e silenzi che la riportano a fuoco.

Il brano si muove come una stanza chiusa, dove i pensieri rimbalzano sulle pareti e si amplificano fino a diventare indecifrabili. “In your echochamber of voices so loud, lost in the reverbs” canta la band, evocando quella condizione di sovraccarico mentale in cui la verità sembra offuscata dal rumore, dalle aspettative, dalle pressioni esterne. Un luogo in cui “clarity is hard to find”, e in cui risulta impossibile distinguere ciò che è reale da ciò che è solo riflesso.

Ma “Echochamber” è soprattutto un invito a fare spazio. A riconoscere le “catene d’eco” che avvolgono la nostra voce e a liberarsene, ritrovando un terreno più autentico da cui ripartire. “Free from the gum walls that trap our voice, laying in the silence that never lies”: è nel silenzio, nella sospensione, che diventa possibile ascoltare ciò che resta davvero, ciò che non si distorce.

Il brano è accompagnato da un videoclip estratto da una performance live, essenziale e intenso: un ambiente crudo, diretto, in cui la band restituisce la natura più vera del pezzo, lasciando che l’energia sul palco amplifichi l’atmosfera claustrofobica e ipnotica del suono.

Questo brano esplora i paesaggi interiori dove il rumore confonde ma il silenzio rivela, senza offrire risposte immediate, ma suggerendo un atto di coraggio: fermarsi, ascoltare, e provare a ritrovare “a pure sigh”.

I Dusty Eyes sono una band post punk/alternative rock di Latina formatasi nel 2021 dall’incontro tra Alessandro Duprè e Andrea Giovanetti, rispettivamente cantante e batterista del gruppo. Il progetto successivamente si contamina e arricchisce grazie all’entrata nella band del bassista Daniele Todino e del chitarrista Filippo Franzè i cui diversi background musicali finiscono per influenzare l’originaria struttura dei brani pur mantenendo gli stessi con un certo richiamo country-folk. Del resto, lo stesso nome “Dusty Eyes” attinge all’immaginario folkloristico dei cantautori americani evocando la polvere negli occhi di scava nella terra alla ricerca dell’oro.

Link video: https://www.youtube.com/watch?v=LIpkwGMmxEk

“Film di fantascienza”, il nuovo singolo di Jude Menegardi

 

Un amore così brillante da oltrepassare i confini della realtà: è quello raccontato in “Film di fantascienza”, il nuovo singolo di Jude Menegardi, un brano pop intenso e luminoso che trasforma la quotidianità in un piccolo universo parallelo.

La canzone segue il viaggio di due ragazze che vivono la loro relazione come un’avventura cosmica, sospesa nel tempo. Nel loro spazio privato, “la scienza qui non c’entra”: ciò che conta è la forza di un legame che si espande come una galassia. Ogni gesto semplice – un tocco, un sorriso, una serie guardata sul divano – diventa un momento straordinario, un frammento di un film infinito.

“Film di fantascienza” racconta proprio questa magia: l’incanto di sentirsi parte di una storia più grande, dove “non c’è una data di scadenza”.

L’autrice parla di un amore che riesce, nella sua completezza, ad essere tanto terreno quanto etereo e per descriverlo utilizza sia immagini delicate che concrete: da un lato occhi in cui fluttuare e pelle che diventa luna, dall’altro baci prima di partire e serie da guardare sul divano. Se le “pellicole che non hanno una fine” diventano il simbolo quotidiano di un amore che continua a muoversi, crescere e illuminare, la contropartita cosmica sono le “galassie che nessuno ferma”.

L’arrangiamento è arioso e sognante, costruito su un pop moderno che sembra fluttuare senza peso, come un giro in mongolfiera sopra le nuvole. Una produzione semplice ma espansa, che riflette perfettamente la sensazione di un sentimento che vibra e si allarga come l’universo stesso.

Con dolcezza, fantasia e un pizzico di meraviglia, “Film di fantascienza” è una dichiarazione d’amore che fa brillare la realtà come una scena di cinema: due pianeti in orbita e e due astronaute che decollano insieme.

Jude Menegardi è una cantante, chitarrista e cantautrice che ama definirsi la Donna Pirata, simbolo del suo spirito libero e indomabile. Cresciuta con il sogno della musica, ha seguito scuole, accademie, master e percorsi professionali che le hanno permesso di formarsi e ottenere borse di studio, sostenuta da genitori che hanno sempre creduto in lei.

Dopo vari tentativi in selezioni importanti come Area Sanremo e Amici, la sua identità artistica trova piena forma grazie a un episodio paradossale: una denuncia per “schiamazzi notturni” mentre suonava la chitarra per strada a un gruppo di ragazzi neolaureati. Leggere in un verbale che la chitarra era “oggetto del reato” la spinge a comprendere che la sua musica era destinata a fare rumore, ovunque.

Da quel momento la Donna Pirata prende il largo: una musicista che canta, suona e naviga per portare allegria, libertà e verità, all’arrembaggio con la propria arte.

ASCOLTA “FILM DI FANTASCIENZA”!

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“L’Uomo del Sì”, il nuovo singolo di Claudia Cantisani

 

“L’Uomo del Sì”, il nuovo singolo di Claudia Cantisani in collaborazione con Petra Magoni, è un affresco ironico e pungente sull’ipocrisia quotidiana e sulla tentazione di dire sempre “sì” per convenienza. L’Uomo del Sì è una figura tipicamente italiana — affabile, accomodante, apparentemente positiva — che in realtà nasconde dietro l’assenso la paura di esporsi, la volontà di compiacere, la comoda illusione che basti aderire al sistema per non assumersi responsabilità. La Cantisani lo racconta con il suo stile unico, sospeso tra satira e dolcezza, tra teatralità e verità.

Il brano, scritto dalla cantautrice insieme all’ insostituibile Felice del Vecchio, e prodotto da Mimmo Cappuccio, fonde sonorità popolari ed etniche con atmosfere che richiamano le feste patronali del Sud Italia e suggestioni baltiche. La voce intensa di Petra Magoni amplifica la dimensione teatrale e ironica della composizione, trasformando il pezzo in un piccolo inno alle “feste di paese”, ma anche in una riflessione profonda sulla società e sul bisogno di autenticità. “L’Uomo del Sì” è un ritratto lucido e divertito del nostro tempo, una danza tra compiacenza e verità, dove la musica diventa al tempo stesso critica sociale e celebrazione del folklore.

Il singolo verrà presentato in anteprima domenica 18 gennaio 2026 al Blue Note di Milano, in un concerto che vedrà Claudia Cantisani accompagnata da una band di otto musicisti e dalla partecipazione speciale di Mimmo Cappuccio, chitarrista e produttore del brano. Durante la serata saranno eseguiti anche brani dai precedenti lavori, un omaggio a Mina e un’anteprima del nuovo album in uscita, che include collaborazioni con Carla Vistarini e Sergio Caputo.

Claudia Cantisani, cantante, autrice e didatta, è una voce raffinata della canzone d’autore italiana. Formata tra il canto lirico e il jazz, ha all’attivo tre album e numerose collaborazioni con artisti come Andrea Agresti, Sergio Caputo e Alessandro Haber. Dopo aver calcato palchi come il Blue Note di Milano, Alexanderplatz di Roma, Val Tidone Jazz Festival e Festival JazzMi, nel 2025 torna con un progetto che intreccia ironia e introspezione, tradizione e contemporaneità, confermando la sua cifra originale nel panorama musicale italiano.

ASCOLTA “L’UOMO DEL SÌ”!

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lunedì 1 dicembre 2025

My Evil Twin – il nuovo singolo “No Future”

 

Non c’è più speranza: resta solo la crudele verità di ciò che siamo diventati.

Con il nuovo singolo “No Future”, i My Evil Twin guardano in faccia il marcio del nostro presente e ne tirano fuori un violento manifesto nichilista.

Una breve intro apocalittica lascia velocemente spazio a un metalcore furioso e tiratissimo. Niente giochi di luce e ombra, nessuna alternanza tra momenti eterei e breakdown improvvisi. “No Future” è un breakdown continuo, un assalto frontale in cui uno screaming disperato e implacabile diventa la cronaca brutale della disfatta a cui stiamo assistendo e contribuendo.

Il mondo brucia, e ormai lo si afferma con un sarcasmo amaro, alla stregua di un presentatore TV: “Welcome my friend, this is the end, you will see the world in flames next to me”.

E tra le fiamme non esiste solidarietà: “Allies stab me, everyone is fighting like they were possessed”.

L’unica regola è la legge del più forte, mors tua vita mea: la maschera dell’umanità cade e rivela la nostra natura più spietata, tra sadico compiacimento e totale indifferenza verso il dolore altrui. Un orrore davanti al quale Dio tace… o forse ghigna soddisfatto.

I My Evil Twin immaginano così la fine del mondo: una battaglia solitaria, incessante, mentre le urla in sottofondo passano ormai inosservate.

I My Evil Twin rappresentano il suono del conflitto interiore: la lotta tra chi sei e chi potresti essere, tra luce e ombra, tra lucidità e caos.

Elettronica, pesantezza e melodie inquietanti convergono in un’identità sonora che sfida i confini dei generi, dando forma a un percorso musicale crudo, emotivo e viscerale.

Ogni loro canzone è uno specchio: riflette le ombre che cerchiamo di ignorare, scava in profondità tra i temi dell’identità, dell’autodistruzione e dei mostri che portiamo dentro.

I My Evil Twin trasformano il dolore in catarsi e il disagio in energia. I loro concerti non sono semplici esibizioni: sono esplosioni emotive, intense e autentiche, capaci di connettere a un livello profondo chi ascolta. Questa non è solo musica heavy. È la colonna sonora di chi combatte guerre silenziose, invisibili ma reali.

Quinto singolo di un 2025 prolifico, “No future” segue i precedenti “0kay!”, “Are u following me?”, “Crazy” e “LOG”.

ASCOLTA “NO FUTURE”!

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sabato 29 novembre 2025

I The Windfall presentano il nuovo singolo “A Land for Animals”

 

I The Windfall presentano il nuovo singolo “A Land for Animals”, un inno visionario che immagina un mondo in cui ogni creatura possa finalmente muoversi senza paura, libera da qualsiasi forma di crudeltà. A far germogliare questa idea è una frase di Émile Zola – “Il compito più alto dell’uomo è liberare gli animali dalla crudeltà” – che diventa la scintilla emotiva e morale da cui prende vita non solo la canzone, ma anche l’universo visivo del suo videoclip.

Nel brano, questo desiderio di una terra utopica, dove dignità e libertà non siano privilegio di pochi ma diritto di ogni essere vivente, si traduce in un linguaggio musicale istintivo, pulsante. Il ritmo serrato, le percussioni dal respiro quasi tribale, le chitarre che avanzano come passi nella polvere: tutto contribuisce a evocare una sorta di “marcia di restituzione”, un ritorno simbolico alla vita, ai propri spazi, alla propria natura.

“A Land for Animals” non è solo una canzone: è una visione. Una richiesta di ascolto, rispetto e cambiamento, ma anche un invito a immaginare – e forse costruire – un mondo in cui la libertà non sia l’eccezione, ma la regola.

The Windfall è il progetto musicale di Gianluca Gugliotta (handpan, chitarre elettriche, drum machine, hammered dulcimer, percussioni), affiancato dal maestro Giovanni Alibrandi (violino, synth) e da Eliana Mazzei (voce, flauto traverso). La loro musica unisce sonorità celtiche e world music, grazie a strumenti come handpan, dulcimer, udu, flauti e violino, a suggestioni new wave e ambient, con chitarre elettriche effettate, synth analogici e drum machine.

Il risultato è un linguaggio sonoro libero e mutevole, fortemente evocativo e in dialogo con la natura e i suoi elementi.

L’esperienza live dei The Windfall è pensata come un vero e proprio viaggio sensoriale: concerti arricchiti da proiezioni video che intrecciano musica, immagini e i quattro elementi naturali – fuoco, aria, acqua e terra – in una dimensione quasi catartica. Il progetto si è già esibito in festival e rassegne siciliane come Intermittenze, Pietra Lunare e Radica, trovando location suggestive e in sintonia con il suo immaginario.

Da settembre 2024 i The Windfall collaborano con l’etichetta Sorry Mom!; da maggio 2025 è disponibile su tutte le piattaforme digitali il loro primo EP, un lavoro di sei brani che racchiude l’essenza del progetto.

ASCOLTA “A LAND FOR ANIMALS”!

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venerdì 28 novembre 2025

“Crash Eleven”, il nuovo singolo del power duo toscano BIG BOSS MAN

 

“Crash Eleven” il nuovo singolo del power duo toscano BIG BOSS MAN non è solo una canzone – è l’istante in cui tutto si ferma.

Ispirato al crash call, il codice d’emergenza ospedaliero che richiama la squadra di rianimazione, il brano trasforma quell’attimo di caos e urgenza in pura energia sonora.

Quando l’allarme suona, il tempo si dissolve: il cuore vacilla, l’adrenalina prende il controllo e il silenzio diventa un grido.

“Crash Eleven” è il battito che riparte, il suono di un sistema che si riaccende sotto pressione.

È rumore, paura, potenza e liberazione; un cuore che si rifiuta di smettere di battere.

Un brano dalle sonorità grezze e senza fronzoli, come l’urgenza durante l’emergenza.

Basso e batteria. Nessuna chitarra. Nessun compromesso.

Nato nel 2015 In una piccola città della costa toscana con lo scopo di creare con un approccio minimalista (no chitarra basso/voce e batteria) l’effetto di una band al completo, BIG BOSS MAN è un duo punk che suona come un quartetto Rock: un muro di suono sporco, potente e diretto in faccia.

Il bassista suona un improbabile basso rosa a forma di margherita ma il suono è tutto fuorché delicato: ruggisce distorto mentre la batteria pesta senza tregua come in un’intera sezione ritmica in rivolta.

Ad Aprile 2025 esce il loro primo album “self titled”, un full length che arriva diretto e senza filtri con 9 tracce che mescolano furia punk e vibrazioni dance punk.

Con una formazione ridotta all’osso e una produzione grezza ma efficace , i BIG BOSS MAN fanno della semplicità la loro arma più potente.

Il loro suono è diretto, urgente e trascinante. Niente riempitivi: basso distorto, batteria tirata al limite, e un’attitudine che riporta al DIY più autentico.

Zero fronzoli, solo energia pura. Punk lives. No Guitar. No compromise.

ASCOLTA “CRASH 11”!

Spotify: https://bit.ly/43TGhZG

“Dwarfest”, il nuovo singolo dei Wandering Tale

 

Tutto ebbe inizio con un viandante solitario che, dopo aver camminato a lungo seguendo il corso di un fiume, scorge nella notte una locanda illuminata. È stanco, infreddolito, desideroso di un rifugio caldo. Ma appena spalanca la porta, si ritrova immerso in un pandemonio festoso: una compagnia di nani che mangia, beve e intona canti fragorosi.

Non siamo nella casa di Bilbo Baggins, ma l’atmosfera… è esattamente quella.

Quando però l’oste annuncia che la birra è finita, ecco che la vera festa comincia. I nani lottano, urlano, sventolano panche e boccali nel tentativo disperato di accaparrarsi le ultime gocce del prezioso nettare. In pochi istanti la locanda si trasforma in un allegro campo di battaglia: è così che loro celebrano davvero.

È questa la scintilla narrativa di “Dwarfest”, il nuovo singolo dei Wandering Tale: un brano dal sapore tolkieniano, guidato da un folk metal epico, festoso e traboccante di spirito goliardico, sulla scia di nomi come Alestorm e Wind Rose. In alto i boccali e lanciatevi nel turbine danzante di una rissa che profuma di malto e leggenda.

I Wandering Tale nascono nel 2019 da un’idea di Daniele, Fabio e Davide (voce e chitarre), durante una sessione di giochi di ruolo che finisce — inevitabilmente — per trasformarsi in una fucina di immaginazione. Alla formazione si aggiunge presto Balbo al basso e, dopo una parentesi con Ottavio alla batteria, arriva Lorenzo, completando la line-up.

Dopo un primo periodo dedicato alle cover, l’intuizione arriva in una serata tanto alcolica quanto burrascosa: perché non raccontare in musica le avventure di un bardo errante, che attraversa terre sconosciute e creature fantastiche, iniziando il suo viaggio proprio da una rissa tra nani ubriachi?

Nasce il progetto Bastard Dwarves, poi elegantemente ribattezzato Wandering Tale nell’estate 2020 — un nome che custodisce perfettamente l’essenza: storie che camminano.

Ispirati da giganti come Rhapsody of Fire, Iron Maiden, Folkstone e molti altri, i Wandering Tale costruiscono una miscela unica di power metal veloce, atmosfere folk e testi che pescano nel folclore, locale e non. Nonostante i rallentamenti della pandemia, la band non si ferma: tra il 2022 e il 2025 partecipa a concorsi e rassegne, conquistando un pubblico trasversale, giovani e anziani, metallari e ballerini di liscio. Segno che l’idea funziona.

Nel 2025 arriva la loro prima raccolta di brani, “Tales from the Tavern”, un compendio di storie narrate dall’onnipresente Bardo, con il suo liuto e la sua ironica saggezza: battaglie, sbornie epiche, incontri improbabili e leggende bisbigliate tra una pinta e l’altra.

ASCOLTA “DWARFEST”!

https://orcd.co/wanderingtale-dwarfest

V!ktoria – il nuovo singolo “Correre”

 

Con il nuovo singolo “Correre” V!ktoria ci porta in un capitolo luminoso, consapevole, veloce. Un brano pop-rock fresco e urbano, che porta addosso il sapore e l’energia delle strade di Torino – città natale dell’artista e protagonista anche del videoclip – e quella voglia irrefrenabile di rimettersi in moto quando tutto, dentro, ricomincia a pulsare.

“Correre” è la colonna sonora di un momento di rottura e ripartenza: quando tocchi il fondo e scopri che proprio lì nasce la spinta per risalire. È un invito a credere di nuovo in se stessi, a lasciare andare ciò che non serve più, a riconoscere la propria forza anche quando si resta “fragili”. Un inno alla crescita, al coraggio e al diritto di inseguire ciò che si ama.

“Troverò il posto giusto per me”, canta V!ktoria, impostando fin da subito la direzione del brano: un percorso personale, intimo, ma capace di parlare a chiunque abbia bisogno di rialzarsi.

Il viaggio continua nella promessa: “Se mi dai fiducia, io ti darò un motivo”, un’apertura verso l’altro che diventa complicità, sostegno, possibilità di cambiare destino insieme.

E quando arriva il momento di spezzare ciò che trattiene, la voce diventa un vero manifesto: “Lascia perdere il passato: devi rompere per poi tornare ancora a correre”.

Il messaggio culmina in una frase che profuma di liberazione: “Ora mi fido di me”. È il punto di svolta, la scintilla che accende la nuova versione di sé.

Nel videoclip – girato tra i luoghi simbolo di una Torino viva, vissuta e personale – la corsa diventa immagine concreta della trasformazione: la città, i suoi contrasti, le luci, la pioggia e gli spazi aperti accompagnano V!ktoria in un attraversamento che è anche emotivo. Una festa di colori e movimento che riflette l’anima del pezzo: immediata, brillante, diretta. Diario, sfida e liberazione insieme. Perché per andare avanti bisogna rompere le vecchie catene.

V!ktoria, all’anagrafe Greta Sannino, è una cantautrice e songwriter di Torino. Il suo progetto musicale, pop dalle influenze punk, prende forma nel 2022 e da allora si sviluppa tra scrittura personale e collaborazioni come autrice per altri artisti.

Nell’agosto 2024 firma con il management Sorry Mom, mentre a febbraio 2025 presenta il brano “Respirare”, durante la settimana del Festival di Sanremo, tramite interviste su diverse emittenti radiofoniche oltre che a Casa Sanremo e Casa Bontempi.

Ad aprile 2025 il videoclip del singolo “Le cose che non so” viene presentato sulla pagina ufficiale di SkyTG24. Nel giugno 2025 pubblica “Cocktail Bar”, seguito a settembre dal remix ufficiale, entrambi sotto l’etichetta Elisir Records e distribuiti da Visory Records.

Link video: https://www.youtube.com/watch?v=1cb7gsdTK_I

mercoledì 26 novembre 2025

“Statale 36”, il nuovo singolo di Oscar’s Band

 

C’è un aggettivo che descrive alla perfezione il nuovo singolo degli Oscar’s Band, “Statale 36”: sorridente. Un brano pop-rock immediato e catchy, capace di far muovere la testa e di farsi canticchiare già dal primo ascolto.

“Statale 36” racconta una sensazione precisa: la libertà. È il momento della partenza, del viaggio, dell’evasione da un mondo sempre più caotico e stretto. Un inno al bisogno di respirare, di lasciarsi alle spalle il rumore e ritrovare spazio dentro e fuori di sé.

Ispirata alla strada statale che collega Milano al Lecchese, la canzone nasce da un’illuminazione improvvisa. Alex Montini, frontman della Oscar’s Band, l’ha scritta una mattina presto, mentre percorreva una tangenziale quasi deserta. L’alba cresceva lenta, tingendo il cielo di rosa e oro, riflettendosi sull’asfalto ancora umido. Nell’aria, i primi profumi di primavera portavano con sé la promessa di un giorno nuovo. In quell’attimo sospeso, nel silenzio della strada e nel ritmo costante del motore, Montini ha sentito il bisogno di catturare quelle emozioni: la calma, la libertà, la bellezza semplice del mondo che si risveglia. Statale 36 non racconta una storia: traduce in musica un momento, fissando colori, profumi ed emozioni di un’alba vissuta tra lui e la strada vuota.

Gli Oscar’s Band, formazione rock italiana attiva dal 2009, sono guidati da Alex Montini e prendono il nome dall’amico scomparso Oscar, a cui la band è dedicata. Dopo anni di intensa attività live e un percorso come tributo ai Nomadi, nel 2021 il gruppo ha avviato la produzione di brani inediti, attirando l’interesse di pubblico e addetti ai lavori. Oggi la band propone un sound rock con influenze pop e blues,caratterizzato dalla voce potente e riconoscibile di Montini. La formazione comprende cinque musicisti e si esibisce esclusivamente dal vivo.

ASCOLTA “STATALE 36”!

https://orcd.co/oscarsband-statale36

Gli NRG1 presentano “Red Lights”

 

Gli NRG1 presentano “Red Lights”, il nuovo singolo accompagnato da un videoclip che trasforma il synth-pop in un’esperienza sensoriale totale.

Un brano morbido e atmosferico, carezzevole nelle sue linee e sospinto da un ritmo lento e vellutato, come camminare scalzi su una nuvola o sprofondare in un cuscino di piume.

“Red Lights” è un viaggio tra desiderio e oscurità, una danza silenziosa tra impulsi e fragilità.

Le luci rosse del titolo sono un confine: soglia tra realtà e sogno, corpo e spirito, presenza e smarrimento. È lì, in quello spazio intermedio, che la voce si fa guida e confessione, sussurrando:

“Red lights, my eyes are on your broken smile / Red lights I believe that I can help you tonight”.

Il brano diventa così un dialogo intimo, un attraversamento emotivo in cui l’altro è riflesso e specchio, a volte salvezza e a volte abisso. La canzone segue un cammino introspettivo fatto di incertezze e rivelazioni: “If you’re looking down this path you may be lost in your mind”.

Musicalmente, “Red Lights” avanza in una sospensione costante, tra suoni morbidi che sfumano come una fotografia sfocata e un pulsare elettronico che imita il battito di un cuore esitante. La musica diventa sia cura che condanna, carezza e vertigine.

Non è solo un brano: è un luogo da attraversare, un’emozione che brucia lenta.

NRG1 nasce dalla fusione artistica del batterista e percussionista Nico Dibono e del chitarrista e synth player George Bora. Il duo trae ispirazione dalla house e dall’elettronica, trasformandole in una ricerca sonora centrata su groove pulsanti, chitarre ambient dal sapore onirico e sintetizzatori incisivi che aggiungono profondità e tensione emotiva. Ne risulta un sound immersivo e magnetico, capace di avvolgere l’ascoltatore e condurlo in atmosfere sospese, dove corpo e mente si incontrano e si confondono.

ASCOLTA “RED LIGHTS”!

https://ffm.to/nrg1-redlights