venerdì 11 luglio 2025

“Pazzi Kriminal” è il nuovo singolo di Treccani

 

“Pazzi Kriminal” è il nuovo singolo dei Treccani. Una scarica elettrica, un pugno in faccia al perbenismo.

Un brano che non chiede permesso e non cerca approvazione: affonda i denti nella carne viva di una generazione arrabbiata, tradita, stanca di parole vuote e promesse da televendita.

Tra fango e disincanto, “Pazzi Kriminal” sputa in faccia alla retorica sul lavoro come riscatto, alla famiglia come rifugio, a un potere che si trucca da benefattore mentre affoga i diritti nel catrame.

Meloni e Santanchè? Icone deformi di un teatrino grottesco.

Dio può anche aspettare, ma la rabbia no. Né lo Xanax né le parabole salveranno nessuno.

Qui si canta con i nervi scoperti e le vene gonfie.

Un pezzo che brucia e non si spegne. Diretto. Scomodo. Sporco. Necessario.

I TRECCANI sono Alessio Capatti (basso e voce), Luca Spataro (chitarra e voce), Alessandro Fedele (batteria).

Nati nel 2018, si muovono tra la poesia cruda dei Marlene Kuntz e le visioni disturbanti dei Teatro degli Orrori.

Dopo un primo EP omonimo registrato nel 2019 al Twilight Studio, collaborano con la scena milanese e torinese (Scatti Vorticosi, Orsi Studio).

Nel 2024 tornano in studio con Fabio Pietro Intraina (Trai Studio, Inzago) per registrare quattro nuovi brani.

A novembre 2024 firmano con Sorry Mom! per l’uscita dei nuovi singoli.

ASCOLTA “PAZZI KRIMINAL”!

https://orcd.co/treccani-pazzikriminal

“Libera”, il nuovo singolo di Quadrozero

 

C’è un momento, tra le turbolenze della vita e le altezze dei sentimenti, in cui due anime si ritrovano — e basta uno sguardo, un gesto, un abbraccio per sentirsi di nuovo liberi. È da qui che nasce “Libera”, il nuovo singolo dei Quadrozero: un brano dinamico e rarefatto, che mescola luci e ombre come un paesaggio attraversato dal sole dopo la pioggia.

Scritto durante un volo transoceanico, il pezzo è una riflessione intima sul legame tra due persone che si scelgono ogni giorno. Complici, amanti, compagni di viaggio capaci di affrontare insieme ogni tempesta. Senza mai nominare l’amore, “Libera” ne cattura l’essenza più autentica: quella che sa resistere anche quando le correnti sembrano allontanare i cuori.

Le strofe ci cullano in un’avvolgente atmosfera dark wave, lasciandoci galleggiare su suoni essenziali. Il brano poi si apre su un luminoso pop-rock come un cielo terso dopo il temporale: un arpeggio di chitarra etereo e un ritmo che cresce, fino al cuore pulsante di un assolo liberatorio. Il finale, in sospeso, è come un atterraggio dolce: un invito a lasciarsi andare, a ritrovarsi, a volare ancora.

“Libera” è un inno alla leggerezza che nasce dalla profondità, alla forza silenziosa delle relazioni vere, al cielo che ci abita dentro quando troviamo il coraggio di aprire le ali.

I QUADROZERO sono una band pop rock formatasi ufficialmente nel 2022, nata dalle diverse esperienze che i vari componenti del gruppo hanno accumulato durante gli anni, e che si sono alla fine combinate nell’identità musicale e nella formazione attuale.

Il quadro zero è dunque una tela bianca da cui partire per sperimentare e annotare idee che possano poi diventare in primis suggestioni, e poi infine, canzoni.

I tessuti sonori del pop rock più classico si intrecciano con sequencer elettronici e sintetizzatori pulsanti, dando vita ad un insieme energetico ed accattivante che cerca di creare scenari in cui immergere l’ascoltatore, a volte con ruvidezza, altre con un approccio più morbido.

Ad oggi hanno pubblicato i singoli “Acrobati” e “Orizzonte vuoto”.

La line-up comprende Francesco Colletto (voce e chitarre), Roberto Ballesio (basso) e Roberto Bertuolo (batteria e percussioni); per tastiere, sintetizzatori e cori la band si avvale della collaborazione di Angelo Russo.

ASCOLTA “LIBERA”!

https://orcd.co/quadrozero-libera

giovedì 10 luglio 2025

CRYSTAL BULLETS – “HEART OF A WHORE” – Proteggersi per sopravvivere

 

Quando l’amore non basta più, resta solo la sopravvivenza.

“Heart of a Whore” è il nuovo singolo dei Crystal Bullets. Non è una canzone d’amore. È lo sfogo di chi ha visto crollare tutto e ha scelto di non farsi seppellire sotto le macerie.

È rabbia, è dolore, è disillusione. Ma è anche forza. Non quella romantica delle favole: è la forza di chi ha imparato a non sentire per non crollare. Di chi si costruisce un’armatura intorno al cuore.

“I wanna have the heart of a whore.” Non è provocazione. È resistenza. È il desiderio disperato di non farsi più spezzare.

Musicalmente è una delle tracce più crude e cupe della band: riff ruvidi, ritmi serrati, atmosfere oscure e una voce che sussurra all’anima.

I Crystal Bullets affondano le radici nell’hard’n’heavy e si nutrono di tinte gotiche.

Per chiunque si sia mai sentito talmente perso e stanco da indossare una corazza gelida pur di non soccombere. Perché per restare in piedi, l’unica soluzione è proteggersi.

I Crystal Bullets sono una band hard’n’heavy nata nel 2022 a Colle Val d’Elsa. Traggono ispirazione da temi di libertà, lotta e resilienza, mescolando strumentali potenti con testi profondi e poetici. La loro musica parla a chi cerca significato nel caos, offrendo inni di ribellione e autodeterminazione.

Il loro primo brano, “Warriors of Life”, registrato nel 2023, ha catturato l’attenzione per il suo mix di potenza classica e modernità, e da allora la band ha affinato il proprio stile, unendo l’intensità dell’hard rock a un suono contemporaneo. Le loro esibizioni dal vivo sono esperienze immersive ed elettrizzanti, capaci di trasmettere tutta la loro carica emotiva direttamente al pubblico.

Con gli ultimi singoli pubblicati quest’anno, i Crystal Bullets si confermano come una band da tenere d’occhio nella scena attuale.

ASCOLTA “HEART OF A WHORE”!

https://orcd.co/thecrystalbullets-heartofawhore

mercoledì 9 luglio 2025

Silent Wall presenta “Sotto Coperta”, il nuovo singolo

 

Silent Wall presenta “Sotto Coperta”, il nuovo singolo che sfida i cliché romantici e cinematografici sulla vita di marinai e pirati. Con un testo denso di suggestioni e doppi livelli, il brano unisce l’immaginario salmastro dei viaggi in mare all’alienazione delle serate cittadine, in un parallelismo affascinante tra libertà e prigionia, tra fuga e routine.

“Siamo sicuri che la vita di marinai e pirati del passato sia così come la descrive il cinema?”

Nel racconto, la ciurma non è un’icona muscolare e virile, ma un microcosmo di relazioni scomposte, eccessi, inibizioni sciolte nell’alcol e nella solitudine del mare.

Il videoclip ufficiale, a cura del regista Domenico Manzo e girato presso girato presso il pub Il Cantinone di Abbiategrasso (MI), come il testo stesso del brano, si interroga goliardicamente sullo stereotipo della virilità mascolina dei pirati, immaginando i rapporti di una ciurma poco sobria e libertina che non tocca terra per settimane. Scherzando sui luoghi comuni, si offre uno stimolo di riflessione e sensibilizzazione contro i pregiudizi dell’omo transfobia.

“Sotto Coperta” è anche un’istantanea della noia contemporanea: appuntamenti che non lasciano traccia, serate fotocopia, il desiderio costante di una svolta che spesso si nasconde dove meno te l’aspetti— forse proprio al tavolo accanto.

La metafora marina diventa allora un invito: non serve travestirsi per essere liberi, basta cambiare prospettiva, lasciarsi trasportare come in un viaggio per mare.

“Sotto Coperta” è una traccia fedele all’identità di Silent Wall, sempre in bilico tra introspezione ed energia.

Il brano è inserito nel disco “Silent Wall”, prodotto con il contributo del “Bando Nuove Produzioni Discografiche” di Nuovo Imaie, firmato ARTEN e distribuito da Universal per Be Next Music.

Silent Wall condensa un’esperienza in embrione da tempo, un’esigenza e una volontà di esplorazione stilistica. La formazione umanistica dell’autore Matteo Boccadamo influisce su testi e tematiche che abbracciano storia e letteratura, presentate con tono ora aulico, ora goliardico. Un sound contestualizzato richiede vari strumenti acustici, e sonorità proprie di tradizioni europee e orientali, antiche e moderne. La fusione di stili e sperimentazioni, e di esperienze portate dai vari artistiche gravitano intorno al progetto, dà vita al primo album che parte dal cantautoriale per spaziare all’ethnic folk.

ASCOLTA “SOTTO COPERTA”!

https://benext.lnk.to/silentwall

The Pop Fish Band torna con “White Rock”

 

The Pop Fish Band torna con “White Rock”: un’esplosione di groove vintage e ironia chirurgica, in bilico tra psichedelia sixties e disagio pop-rock contemporaneo.

Il brano mette alla berlina il culto moderno della produttività, in una corsa sfrenata verso il nulla. “Don’t stop, don’t stop running or the worms will eat your brain” canta il ritornello — un mantra surreale, tragicomico, ma fin troppo reale per chi vive col fiato corto tra chiamate, scadenze e sogni soppressi.

A colpi di riff nostalgici, linee vocali ipnotiche e ritmi che sembrano usciti da un vinile del ’68, White Rock provoca, disturba e guarda dritto negli occhi l’assurdità odierna. Ma non è solo critica: è anche liberazione. È il beat ribelle di chi ha deciso di rallentare e riderci sopra.

Un pezzo che sa di Yesterday ma parla di oggi, con tutto il fascino ruvido di una protesta danzante.

The Pop Fish Band non ti salva dal sistema, ma ti dà la colonna sonora perfetta per ridergli in faccia.

The Pop Fish Band non è semplicemente una band rock: è la voce terrena di una figura mitologica chiamata Pop Fish. Questa entità si manifesta attraverso sogni, intuizioni e visioni spontanee, guidando il processo creativo del gruppo. La band nasce nel 2023, e non si definisce autrice, ma interprete dei messaggi che Pop Fish vuole trasmettere al mondo.

Nel 2024 pubblicano il loro primo album, “Believe Again”, un’introduzione al loro universo sonoro e simbolico, fatto di intensità, ironia e profonda riflessione.

La loro musica fonde la potenza del rock classico con testi poetici e socialmente consapevoli. Tra le influenze più forti: The Rolling Stones, The Beatles, The Doors, Cream ed Electric Light Orchestra. Il risultato è un suono che omaggia il passato, ma guarda dritto nel presente.

L’estetica del progetto è vintage, onirica e simbolica. Attraverso brani che sembrano provenire da un’altra dimensione, ma parlano del mondo reale con sincerità e forza, The Pop Fish Band costruisce un ponte tra musica e significato.

Pop Fish parla. Loro ascoltano. E il risultato è un’esperienza rock che scuote, emoziona e risveglia.

ASCOLTA “WHITE ROCK”!

https://ffm.to/thepopfishband-whiterock

“Are You Happy Now?”, il nuovo singolo di Zen Hobo

 

“Are You Happy Now?”, il nuovo singolo degli Zen Hobo, è una riflessione tagliente e attuale sul concetto di felicità nella società contemporanea.

Con questo brano, la band affronta il tema della ricerca della felicità, mettendo in discussione i modelli convenzionali che ci vengono imposti.

“Are You Happy Now?” è una critica lucida alla competitività sfrenata e al desiderio incessante di successo che permeano il nostro tempo, invitando l’ascoltatore a interrogarsi sul vero significato del benessere personale.

Il pezzo si distingue per la sua impronta rock decisa, resa ancora più dinamica e originale dall’inserimento del sassofono, che dona una melodia vivace e inaspettata. Il ritmo incalzante e l’energia contagiosa rendono il brano un viaggio sonoro che unisce riflessione e potenza espressiva.

Zen Hobo confermano così la loro capacità di unire sonorità coinvolgenti a contenuti profondi, mantenendo uno stile personale e riconoscibile.

Zen Hobo è una band italiana che mescola alternative rock, reggae e punk in un sound unico e trascinante. Attivi dal 2023, si sono fatti conoscere per i loro live energici e coinvolgenti nel centro Italia.

Nel 2024 pubblicano il loro primo album “Pluto Time”, disponibile su tutte le piattaforme digitali ed attualmente stanno lavorando a nuovi brani, con un EP in uscita prossimamente. La band è composta da Eugenio Scaglioni (voce e chitarra), Luca Morganti (batteria), Michele Resta (sax e voce) e Matteo Giommi (basso).

Link video: https://www.youtube.com/watch?v=X30dli_IH4U

DISH BREAKERS – esce “MEMENTO”

 

Un memento è un invito a ricordare. Un promemoria, un imperativo. Ma cosa succede quando il passato è l’ultima cosa che si vuole tenere a mente? Quando una relazione finisce male e ogni ricordo diventa una tortura, si vorrebbe solo una gomma per cancellare tutto. Pensieri, immagini, canzoni, momenti. Se solo fosse possibile…

Ed è proprio di questo che parla “Memento”, il nuovo singolo dei Dish Breakers: un brano furioso e viscerale, che affonda le radici nel dolore di una storia finita e nelle sonorità alternative metal affini a band come Disturbed, Five Finger Death Punch e Skillet. Un pezzo da ascoltare a tutto volume, magari fissando quella vecchia foto che ancora non hai avuto il coraggio di strappare.

Dish Breakers è un progetto crossover nato a Bologna nel 2019 dalle ceneri degli Spleen 55. Dan, Furio, Gambler, Garghy e Genna: cinque personalità diverse, unite da un’anima fatta di rock’n’roll e metallo liquido.

Il loro sound è un cocktail di influenze tra le più disparate: nu metal, prog, grunge e hard rock. Riff taglienti, assoli affilati, scream e growl si intrecciano con melodie accattivanti e catchy. Se cercate energia allo stato puro e una voce per gridare il vostro disagio, i Dish Breakers sono la risposta.

ASCOLTA “MEMENTO”!

https://orcd.co/dishbreakers-memento

martedì 8 luglio 2025

I Mardi Gras lanciano il singolo “Cinematica”

 

I Mardi Gras lanciano il singolo “Cinematica”: brano symphonic rock dall’atmosfera solenne e tragica, è il secondo estratto dall’album “Sandcastle”, un concept che mescola musica, narrazione e immaginario cinematografico, presentato all’ Auditorium Parco della Musica di Roma con un concerto sold out.

“Cinematica” ruota attorno alla figura di Sebastian, personaggio chiave del racconto: l’ultima Superstar rimasta, seducente e senza scrupoli. Con il suo fascino magnetico e distruttivo, farà crollare ogni certezza di Cecilia, giovane protagonista del concept, svelando troppo tardi la sua vera natura edonista e narcisista. Un antieroe che impone le sue regole, e al quale tutti sono costretti a sottostare.

“Sandcastle”, ambientato nel New Jersey degli anni ’80, racconta in otto episodi la storia di Cecilia e Nicholas, fratelli rimasti orfani che affrontano la vita tra dolore, speranza e disillusione. Una colonna sonora visiva e potente che si traduce anche in un graphic novel musicale, pubblicato in parallelo all’album.

I Mardi Gras sono una rock band romana attiva dal 2006, caratterizzata da una forte impronta internazionale e un’anima musicale che guarda ai songwriter americani, irlandesi e britannici. Il nome della band omaggia l’ultimo album dei Creedence Clearwater Revival e il celebre carnevale di New Orleans, evocando quel mix di musica, libertà ed energia che è anche il cuore del progetto.

Nati come formazione acustica, i Mardi Gras si sono evoluti nel tempo in una vera e propria rock band, capace di spaziare tra folk, soul, americana, grunge e ballate d’autore. Hanno pubblicato quattro album: “Drops Made” (2006), “Among the Streams” (2011), “Playground” (2015, masterizzato agli Abbey Road Studios) e il recente “Sandcastle” (2024, Underground Symphony), un concept ambientato nel New Jersey degli anni ’80, accompagnato da un graphic novel disegnato da Filippo Novelli.

Nel corso degli anni la band ha calcato numerosi palchi italiani e internazionali: è stata selezionata per rappresentare l’Italia allo Sziget Festival di Budapest, ha suonato in Irlanda in diversi tour (ricevendo entusiastiche recensioni e passaggi radio) e ha condiviso il palco con artisti come Glen Hansard, The Frames, Billy Bragg, Jack Savoretti, Giorgio Canali, Paolo Benvegnù e altri.

Tra le collaborazioni internazionali, spiccano quelle con Liam Ó Maonlaí degli Hothouse Flowers (ospite in “Among the Streams”), Mark Geary, Mundy, e il produttore Stuart Epps (Led Zeppelin, Elton John). I Mardi Gras sono anche stati invitati alle maratone online della Light of Day Foundation, accanto a nomi come Bruce Springsteen e Little Steven, grazie alla loro versione del brano “One Guitar” di Willie Nile.

I Mardi Gras sono stati segnalati dal Reader’s Digest tra i “7 artisti europei da scoprire”, descritti come: “Un’intrigante miscela di pop, rock e soul, con venature di country irlandese e grunge… riff accattivanti e testi potenti che arrivano dritti all’anima”.

ASCOLTA “CINEMATICA”!

Spotify: http://bit.ly/405PCf0

I PainKillers pubblicano il nuovo album “IN SOSPESO”

 

I PainKillers pubblicano il nuovo album “IN SOSPESO”: quattordici tracce di alternative rock e pop punk, ricche di riferimenti cinematografici, con i titoli tutti volutamente minuscoli.

Perché non ci sono “punto e a capo” in questo disco: ogni brano fluisce nell’altro come un fiume continuo di pensieri, emozioni e ricordi.

Un concept che ruota attorno all’incertezza e all’instabilità delle cose non ancora finite, ma neanche del tutto passate.

“IN SOSPESO” è il racconto di chi sta sulla soglia: un piede dentro, uno fuori.

TRACKLIST

finale

Monologo iniziale che introduce il tema centrale dell’album: la fine che non arriva, o da cui non si riesce a fuggire. Un punto di domanda aperto: “un finale in sospeso resterà?”

stanotte

Tra rap e ritornelli energici, il protagonista vive una notte confusa tra amore e voglia di dimenticare. Una relazione ambigua, incerta, come la festa che consuma.

sei ancora qui?

L’amore come oscillazione costante tra vicinanza e distanza. Una storia finita ma ancora viva nei sogni, nei ricordi e nelle contraddizioni.

SuRrEaLe

Dal punto di vista di lei, un brano denso di immagini surrealiste: ricordi che si deformano, emozioni che si confondono, dubbi che non si placano. Fuga e rimpianto come unica via.

mi manca amare

Non è la persona a mancare, ma la sensazione di amare. Una riflessione sull’assenza di ciò che si provava, più che sull’altro. Bloccati, in sospeso tra due mancanze.

déjà-vu

Tutto torna, ma come eco del passato. Il déjà-vu di emozioni note ma vuote, in una relazione fatta di ricordi più che di presente.

in sospeso – sottovoce

Un brano sussurrato, che riflette l’incertezza del volere e non volere, del potere e non poter fare. Un’interruzione fragile, piena di tensione silenziosa.

più facile

Intermezzo breve, frenetico, liberatorio. Fingere che vada tutto bene è molto meno “più facile” di quanto sembri.

bye bye

Un addio che non è mai definitivo, come in Forrest Gump: due anime che si sfiorano ma non si afferrano mai del tutto. Un saluto lasciato al destino.

ritorno al futuro

Un dialogo con sé stessi: errori, incoraggiamenti, perdono. Citazioni dal film e un messaggio chiaro: ognuno ha il potere di scrivere il proprio finale.

sliding doors

Pop punk diretto che affronta il peso delle scelte e dei “se” che tormentano. Ogni porta chiusa è un’occasione perduta, e il rimpianto ha il volume di un ritornello.

in sospeso

Title track che dà voce al vero significato dell’album: l’impossibilità di chiudere davvero una storia. Un crescendo di domande, dubbi e malinconia senza soluzione.

dimmelo – in acustico

La versione acustica del brano “dimmelo”, più intima, spoglia e diretta.

è un addio?

La fine del disco torna al punto di partenza: un’ultima domanda, senza risposta. Nulla è chiuso, tutto resta in sospeso.

I PainKillers nascono nel 2013 da un’idea di Federico Palaia e Stefano Calzà, nella scena punk underground milanese. Con l’ingresso di Andrea Casati (voce) e Davide Baschieri (basso), la formazione si completa e sperimenta sonorità tra pop punk, alternative, hip hop e rock.

Dopo l’album d’esordio “Storyteller” in inglese, la band inizia un percorso evolutivo che culmina nel 2023 con “NEW END”, e prosegue con il progetto in italiano “IN SOSPESO”, dove ogni brano è una finestra sul conflitto interiore e sulle sfumature delle relazioni contemporanee.

La loro cifra è l’ibridazione, la ricerca, l’autenticità emotiva.

ASCOLTA “IN SOSPESO”!

https://benext.lnk.to/insospesopainkillers

“LOG”, il nuovo singolo di My Evil Twin

 

In un mondo che pretende efficienza, velocità e produttività costante, chi non si è mai trovato a pensare: “Datemi tregua, non sono una macchina”? Perfino le macchine hanno un limite: si surriscaldano se spinte oltre la propria capacità. E noi, esseri umani, non siamo da meno.

Di questo parla “LOG”, il nuovo singolo dei My Evil Twin: un brano che affronta con lucidità e sensibilità il tema della salute mentale. Perché anche noi, come i sistemi informatici, possiamo andare in crash. Quando lo stress diventa insostenibile, emergono quelli che potremmo definire “bug della mente”: ansia, depressione, disturbi ossessivo-compulsivi. Tutti segnali che qualcosa dentro di noi si è scollegato, che siamo fuori sistema.

Come recita il testo:

“And I feel what I need / Is to be myself tonight / But there’s a hole in my heart / A bug in my frame / I wish you could override / Before going into overdrive / And burn out like a fading light.”

Un invito a fermarsi, a riconnettersi con il proprio sé più profondo e soprattutto ad ascoltarsi e accettarsi nell’imperfezione. Perché quando il cuore è esausto, tutto sembra risucchiato da un buco nero e ci si sente in bilico tra resistere e spegnersi, è il momento di premere pausa. Il sistema può aspettare, il nostro benessere no.

Musicalmente, il brano si muove tra vulnerabilità e sfida: parte con atmosfere pop elettroniche, per poi evolversi in un finale metalcore potente e catartico. Una struttura che riflette la dinamica interna di chi lotta per non cedere, tra momenti di silenzio e scoppi di frustrazione.

“LOG” è allo stesso tempo una confessione personale e un grido universale: un inno a chi affronta quotidianamente le proprie battaglie interiori, spesso invisibili agli occhi degli altri.

I My Evil Twin rappresentano il suono del conflitto interiore: la lotta tra chi sei e chi potresti essere, tra luce e ombra, tra lucidità e caos.

Unendo elettronica, pesantezza travolgente e melodie inquietanti, la band ha sviluppato un’identità sonora che sfida i confini dei generi, dando forma a un percorso musicale crudo, emotivo e viscerale.

Ogni loro canzone è uno specchio: riflette le ombre che cerchiamo di ignorare, scava in profondità tra i temi dell’identità, dell’autodistruzione e dei mostri che portiamo dentro.

I My Evil Twin trasformano il dolore in catarsi e il disagio in energia. I loro concerti non sono semplici esibizioni: sono esplosioni emotive, intense e autentiche, capaci di connettere a un livello profondo chi ascolta.

Questa non è solo musica heavy. È la colonna sonora di chi combatte guerre silenziose, invisibili ma reali.

ASCOLTA “LOG”!

https://benext.lnk.to/log