“Ecocuore”, il nuovo disco di RENESTO, è uno strumento diagnostico per monitorare la salute sentimentale di chi lo ascolta.
Il secondo album del cantante e compositore Roberto Renesto, formato da 11 tracce, prende avvio dal racconto della sfera privata dell’autore, ma si sviluppa in riflessioni universali sulla precarietà della condizione umana. Temi come il desiderio di crescere, l’amore corrisposto e tradito, l’abbandono, la consapevolezza del passare del tempo e la solitudine si intrecciano tra il serio e l’ironico.
Le sonorità del disco spaziano tra Indie-Pop, canzone italiana e Hip-Hop old school, miscelando elettronica e strumenti acustici.
Registrato e prodotto presso l’Animal House Studio di Ferrara da Federico Viola e lo stesso Renesto, il disco ha visto la partecipazione di Emanuele Zullo (chitarre), Andrea Marchesin (basso) e Filippo Dallamagnana (batteria), con la copertina firmata da NSGraphicart.
TRACKLIST:
Un po’ di fortuna:
Il confine tra l’essere e il divenire, tra la gratificazione e l’amarezza, tra il raggiungere la meta e il franare è sottilissimo. Solo con l’aiuto degli altri e con un poco di fortuna si può tornare a volare alto. La canzone dalle atmosfere intime, riflessive, a tinte scure, si apre nel ritornello come il sole appare dopo che la nuvola che lo nasconde viene soffiata via dal vento.
Arance:
“Arance” si rivolge a chi si è allontanato già da tempo con il cuore e con la testa, ma non si decide a farlo anche fisicamente. Lasciare andare è l’unica forma di protezione che ci permette di sopravvivere, di ripartire e di tornare a sorridere.
Briciole:
Il brano strizza l’occhio all’hip-hop old school anni ’90 con una ritmica dritta, chitarre in levare e un basso profondo e ossessivo che fanno da base a una serie di immagini, raccontate un po’ rappando, un po’ cantando, in cui il senso di inadeguatezza la fa da padrona. Come nella fiaba di Pollicino, l’autore si paragona alle briciole che il piccolo lasciava invano nel bosco per ritrovare la strada; la difficoltà, spesso l’impossibilità di essere guida e faro per sé e per gli altri, lascia l’autore in preda al senso di vuoto e la sopravvivenza rimane l’unica meta raggiungibile.
Ci sei tu:
Il tema della canzone, dai tratti evocativi e autobiografici, è il perdersi. Perdersi nelle azioni, nelle pagine di un libro, nei ricordi e soprattutto nel pensiero di qualcuno che ci tiene compagnia, ci sorregge, ci stimola in tutto ciò che facciamo.
Domani:
Il risveglio, le prime parole ancora impastate dal sonno, il poltrire prima di alzarsi, è la scena di vita quotidiana raccontata nella traccia. “Domani” rappresenta un momento, un’ abitudine, uno stato di grazia che vorremmo non finisse mai.
E mangiamo cioccolata:
In questa canzone viene denunciato lo stato di malessere, forse ormai insanabile, della condizione umana all’alba del 2025. Il modello di vita che ci viene proposto, spesso imposto, conduce al precariato, alla solitudine, all’individualismo sfrenato, allo spegnimento persino dei sentimenti. Il riscatto può avvenire soltanto nello stare assieme, ballare e mangiare cioccolata.
Oggetti:
Siamo davvero sicuri che anche gli oggetti non abbiano la capacità di provare sentimenti? In questa canzone l’autore immagina che vecchi oggetti trovati in una soffitta, prendano vita e raccontino la loro sofferenza nell’essere sfruttati e poi dimenticati, abbandonati, o, peggio ancora, gettati via.
Diventare grande:
Il desiderio di crescere, di rendersi indipendenti, di raggiungere l’età adulta, si ferma proprio nel momento nel quale ci si accorge che la condizione di fanciulli era ciò che di meglio potevamo avere. Il fuggire, la fottuta voglia di tornare indietro, si scontrano però con la realtà, tutto evolve, si trasforma, tutto ha una fine.
Potrebbe bastare:
Il tema raccontato attraverso questo brano è l’autoironia, il saper sorridere anche delle cose peggiori e, soprattutto, il sorridere di sé stessi. Il saper prenderci non troppo sul serio sembra la chiave per avere una esistenza serena.
Fammi credere:
La canzone è una dichiarazione d’amore sussurrata all’orecchio, una richiesta di continuare a vivere dentro una fiaba, di non prendere atto della realtà che ci circonda: spesso è meglio vivere ciò che crediamo piuttosto che ciò che è davvero. Un desiderio, una speranza, un sogno che possa diventare realtà, o forse solo un’illusione, ma che importa? L’importante è non svegliarsi mai, quello che conta è non svegliarsi più…
Sembra ieri:
La canzone, che svela tinte opache, scure, malinconiche, è la fotografia di un momento, un attimo nel quale l’autore si volta indietro e rivede, in poche immagini, tutto il percorso che dal passato ha fatto fino ad oggi. Con l’espediente retorico di un ipotetico processo, Renesto chiede alla corte di giudicarlo e, se opportuno, condannarlo per tutto ciò che non è riuscito a costruire, realizzare, portare a termine, durante il suo ormai corposo cammino. Per guardare avanti, avere un futuro, è necessario comprendere, accettare, metabolizzare il proprio passato.
Roberto Renesto, in arte RENESTO, è nato a Ferrara il nel 1969.
Pianista, fisarmonicista, autore e compositore, membro fin dal 1989 del gruppo STRIKE, band affermata a livello nazionale nei primi anni 90’ con la quale ha prodotto numerosi lavori discografici e partecipato a centinaia di “live” fino ad oggi dividendo il palco con numerosi artisti tra i quali Mano Negra, Wailers, Elmer Food Beat, Babylon Fighters, Les Casse Pieds, Vinicio Capossela, Mau Mau, Africa Unite, Sergio Messina e 99 Posse, Aereoplani Italiani, Fratelli di Soledad , Persiana Jones, Ritmo Tribale, Isola Posse, Vallanzaska, Giuliano Palma, Ustmamò, Statuto, Afterhours.
Oltre che con gli STRIKE, ha partecipato al progetto di teatro-canzone GLI SCHERZI DI SUSY con Stefano Marcolini e Giorgio Felloni, e collabora tuttora come pianista con il gruppo di musica latina TRIBÚ TAYRONA.
Verso la fine del 2018 è nata in lui forte l’esigenza di interpretare le canzoni di propria produzione e composizione dando vita al suo primo album da solista, “Come stiamo andando?”, pubblicato nel luglio 2020 e distribuito dall’etichetta ferrarese ALKA RECORD LABEL.
Nel marzo 2022 è uscito su tutte le piattaforme digitali il singolo “Come le Star”, seguito nel giugno dello stesso anno da “DOVE ERAVAMO RIMASTI” e da “Duran Duran”.
Il 24 novembre 2023 esce per Sorry Mom!, distribuito Artist First il singolo “Briciole”, seguito nel 2024 da “Sembra Ieri” e “Fammi Credere”, tutte anticipazioni del nuovo album “Ecocuore”.
ASCOLTA “ECOCUORE”!
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