mercoledì 12 novembre 2025

“Babination”, il nuovo singolo di BlessedKing

 

“Babination”, il nuovo singolo di BlessedKing, è un inno alla forza collettiva e alla speranza. Un brano afro pop dal ritmo contagioso che fonde sonorità reggae e vibrazioni solari, invitando all’unità, alla consapevolezza e all’amore universale. Con la sua voce calda e carismatica, BlessedKing canta un messaggio semplice ma potente: “Noi siamo i leader del domani, nessuno ferma la luce”.

“Babination” è la celebrazione dell’umanità nella sua interezza — “dalla polizia, ai militari, ai dottori e alle persone comuni” — perché le differenze si annullano quando scegliamo la pace e l’empatia. In un mondo segnato da divisioni e disuguaglianze, il brano ricorda che “è ora di alzare la testa abbassata”, di credere nella possibilità di costruire un futuro condiviso, dove la connessione più autentica è quella tra le persone. Un canto di rinascita che invita a ballare, a resistere e a ricordare che, alla fine, “nessuno ferma questi passi”.

BlessedKing, nato a Lagos (Nigeria) nel 1993, è un artista poliedrico che unisce musica e impegno sociale. Dopo aver studiato recitazione e musica nella sua città natale, ha lasciato la Nigeria per inseguire il suo sogno artistico in Europa. Il viaggio verso l’Italia, affrontato attraverso il deserto e il Mediterraneo, ha segnato profondamente la sua visione del mondo e alimentato la sua voglia di raccontare storie di dolore, speranza e rinascita. Oggi vive a Padova, dove continua a scrivere e a esibirsi, collaborando con realtà teatrali e musicali del territorio, come la compagnia Ailuros di Treviso e l’associazione Voci Globali.

Le sue performance al Pedro e al Circolo Nadir di Padova, al FGU di Milano e in diversi eventi in Veneto hanno conquistato il pubblico per autenticità e intensità. Attraverso brani come “Efemote”, “You Are My Super Hero” e “Who Know Go No Feet Know”, BlessedKing trasforma la sua esperienza in musica che unisce e ispira, continuando a portare un messaggio di pace, forza e libertà.

ASCOLTA “BABINATION”!

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GOOD MORNING CERNOBYL’ – “MURDERER CITY” – La metropoli che uccide l’immaginazione

 

I Good Morning Cernobyl’ presentano il nuovo singolo “Murderer City”, una visione tagliente e lucida della metropoli moderna: la città assassina, che divora identità e natura umana in nome dell’omologazione imposta dal sistema.

Un sistema che pretende di redimere, ma in realtà anestetizza: scandisce le giornate a ritmo di frenesia, ordina orizzonti grigi e ripetitivi, soffoca immaginazione e creatività.

Il cantato marziale delle strofe è quello dei lavoratori che, come soldati addestrati, marciano compatti verso i non-luoghi della produzione, sacrificando un pensiero a ogni passo. Il testo, un flusso allucinato e spezzato, riflette il delirio di un cervello ormai stanco, che continua a funzionare per inerzia.

Nella “Murderer City”, le insegne luminose e le strade affollate non sono simboli di vita, ma l’esca perfetta di un inganno collettivo: la promessa di opportunità che cela una piovra implacabile, pronta a stritolare ogni residuo di libertà e autenticità.

Composto nel 2018 e recentemente rielaborato, il brano segna una svolta nelle sonorità dei Good Morning Cernobyl’, che mettono da parte il punk ’77 dei lavori precedenti per abbracciare un sound più cupo, ipnotico e industriale. Le influenze di Killing Joke e Throbbing Gristle si mescolano a un senso di alienazione contemporanea, diventando la colonna sonora perfetta di un’alba invernale tra nebbia e catene di montaggio, quando la città si risveglia e ricomincia a divorare i suoi abitanti.

I Good Morning Cernobyl’ nascono a Perugia nel 2018, portando con sé l’anima cruda e autentica del punk classico cantato in inglese. Dopo l’EP d’esordio omonimo del 2020 e lo split “Coverbyl #1 – Playing the Lockdown” del 2021, la band pubblica nel 2023 l’album “No Time to Fear”, seguito dalla cover “Bite It You Scum” di GG Allin e da un tour in Germania tra Berlino e Lipsia.

Nel 2024 entrano nel roster Sorry Mom!, pubblicando i singoli “Brave New People” e “Underfaith”. Con “Murderer City”, terzo singolo del 2025, annunciano l’arrivo di un nuovo album previsto per il 2026, che includerà tre inediti aggiuntivi.

La band è composta da Giuliano Picciafuoco (voce e chitarra), Massimo Margaritelli (voce e basso), Lorenzo Bonamente (voce e batteria) e Gabriele Mameli (voce e chitarra).

ASCOLTA “MURDERER CITY”!

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martedì 11 novembre 2025

“Señorita”, il nuovo singolo degli Zen Hobo

 

Il nuovo singolo degli Zen Hobo “Señorita” racconta la magia di un amore che non trova compimento, ma resta vivo negli sguardi, sospeso tra desiderio e distanza. Due persone si attraggono come se si conoscessero da sempre, ma la vita le tiene su binari paralleli. È una tensione che vibra, sottile e inevitabile: “Don’t you know, Señorita? We both know what is true.”

Il brano si apre come una ballad intima, per poi esplodere in un sound irresistibile dove il groove e la tromba si intrecciano, oscillando tra ironia e malinconia. “Now I’m drinking your poison, your poison’s full of love” canta la voce, mentre il ritmo si fa travolgente, come un battito che non vuole spegnersi.

“Señorita” è una danza tra ciò che si sente e ciò che si tace, tra il gioco dell’attrazione e la verità che resta in fondo agli occhi. Una canzone sull’amore che fa sentire intrappolati e pazzi, che fa uscire il cuore dal petto e che invoglia ad essere persone migliori. L’amore la cui forza sta proprio nel silenzio nonostante le emozioni esplosive: la forza che non ha bisogno di parole per farsi sentire, quella che non risponde ai “perchè?”, quella che sa che è tutto reale e tanto basta.

Gli Zen Hobo sono una band italiana che fonde alternative rock, reggae e punk, creando un suono unico, potente e riconoscibile. Nati nel 2023, si sono fatti notare sui palchi del centro Italia per l’energia dei loro live. Dopo l’album d’esordio “Pluto Time” (2024), disponibile su tutte le piattaforme digitali, il gruppo — formato da Eugenio Scaglioni (voce e chitarra), Luca Morganti (batteria), Michele Resta (sax e voce) e Matteo Giommi (basso) — continua il suo percorso con nuovi singoli che anticipano l’uscita del prossimo EP.

ASCOLTA “SEÑORITA”!

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“IO (NON MI ARRENDO)” è il nuovo singolo dei Sebak

 

“IO (NON MI ARRENDO)” è il nuovo singolo dei Sebak, un grido ruvido e sincero contro il tempo che corre troppo veloce e contro una mente che spesso diventa il primo nemico da affrontare. È una lotta con sé stessi, con le proprie paure e con la sensazione di non riuscire mai a stare al passo, ma anche una dichiarazione di resistenza: “Sto in gara con il tempo, anche se so che già perderò, ma non mi arrendo”.

Il brano si apre con un jingle dal sapore fiabesco, come un’eco di infanzia, un ricordo di sogni puri e incontaminati, per poi esplodere in un muro di suono post punk, rabbioso e catartico, che riporta alla scena inglese contemporanea e a band come gli IDLES.

“Non so che sto facendo, in testa c’ho l’inferno, ma no che non mi arrendo”: questa la confessione che attraversa il brano come un mantra, una scintilla di forza che si accende nel buio dell’incertezza. “IO (NON MI ARRENDO)” è la colonna sonora di chi cade e si rialza, di chi non si rassegna a una vita che frena i sogni ma sceglie di restare in piedi, anche quando tutto sembra andare in frantumi. È la resistenza personale che spinge a non fermarsi, a non cedere, a vivere fino in fondo.

Nati a Viterbo nel 2022, i SEBAK sono una band post punk che si nutre dell’energia ruvida della scena inglese contemporanea. Parlano di alienazione, di odio per la monotonia e l’omologazione, ma anche della luce in fondo al tunnel. Invitano a non farsi terra bruciata intorno e a restare umani: aiutare e lasciarsi aiutare.

Sul palco portano un muro di suono fatto di rumore vivo, basso tagliente e batteria dritta, in un’atmosfera che trasuda sincerità e tensione.

Tra i live più significativi troviamo l’apertura alla LoveGang all’Encore festival di Viterbo nel 2023, sul palco dell’eco sound di Caprarola nel 2024 con SaraFine e Samuel dei Subsonica e a maggio 2025 l’apertura agli StrungOut al CuevaRock di Cagliari.

ASCOLTA “IO (NON MI ARRENDO)”!

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lunedì 10 novembre 2025

“On My Way”, il pungente singolo dei Guilty of Joy

 

Prendete uno shaker e versateci dentro l’attitudine hard rock melodica degli L.A. Guns, la potenza sonora più attuale degli Shinedown e l’oscura ruvidità degli Alice in Chains. Agitate con tutta la forza che avete in corpo e il risultato sarà “On My Way”, il pungente singolo dei Guilty of Joy.

Sezione ritmica spigolosa, furibonda e rocciosa, riff abrasivi come carta vetrata e un breve solo di chitarra ispirato dalle dita di Slash. Sopra tutto questo, una voce graffiante e rabbiosa, che scrosta i timpani come ammoniaca.

Uno sfogo necessario e onesto che libera da un mondo di menzogne e ipocrisie: “I’m done with this fake world / I’m done with the liars / Got rid of the thieves”.

Ma “On My Way” non è solo rabbia, è anche soluzione. Perché alla fine siamo noi i capitani della nostra nave, e ogni fuga può diventare un ritorno nella nostra versione migliore: “In my inner world I am Commander in chief / Going on on a long, deep wander / Gone to reset my soul / Don’t worry baby, I’ll be back a better man!”.

Un sentiero che porta dalle ferite alla pace e al riscatto, in cui l’unica via per ritrovare sé stessi è resettare l’anima e ripartire.

I Guilty of Joy sono una rock band slovena che riporta in vita lo spirito della scena anni ’90 con un tocco fresco e moderno. Il gruppo è formato da quattro musicisti con oltre 25 anni di esperienza: Žiga Jerič (chitarra), Jure Jelovčan (basso), Marko Duplišak (voce) e Rok Zaplotnik (batteria). Musicisti appassionati, che vivono e respirano musica, condividono la stessa urgenza creativa e l’entusiasmo di portare i propri brani sul palco.

Il loro sound spazia tra hard rock, grunge e blues e fonde riff potenti, melodie orecchiabili e testi diretti. Ogni concerto è un concentrato di energia pura, e la band lo dimostra versando sul palco fino all’ultima goccia di passione.

ASCOLTA “ON MY WAY”!

Spotify: https://bit.ly/4nOXdrw

Il nuovo singolo degli Humana si chiama “Camden Town”

 

Il nuovo singolo degli Humana, “Camden Town”, è un omaggio vibrante al movimento che dagli anni ’70 e ’80 ha cambiato per sempre la storia della musica e della cultura alternativa. Il brano cattura l’anima ribelle del celebre quartiere londinese, simbolo di libertà, espressione e rivoluzione artistica, trasformandola in una scarica di energia contemporanea.

“Camden Town” non è solo una canzone, ma un ponte tra epoche e città: un dialogo tra la Londra punk delle origini e la Milano di oggi. Il videoclip, girato nel quartiere Barona, ne incarna perfettamente lo spirito. Qui, dove la rigenerazione urbana incontra la creatività collettiva, arte e musica diventano strumenti di rinascita, restituendo voce e colore a un territorio vivo e in costante trasformazione.

Tra chitarre rock, strofe rappate che richiamano i Faith No More e inserti elettronici che strizzano l’occhio ai Subsonica, il brano esplode in una fusione di suoni e generi che celebra la contaminazione come forma di libertà.

Il video alterna playback e performance in una narrazione che unisce passato e presente, Londra e Milano, mito e realtà: un crossover sonoro e visivo che inserisce gli Humana nel quadrante più visionario della scena pop-rock italiana.

Gli Humana sono una delle realtà più originali e riconoscibili della scena elettro-rock italiana. Il progetto nasce nel 2011 tra Latina e Rimini, dall’incontro tra Daniele Iudicone (voce, testi, melodie) e Lorenzo Sebastiani (musicista e produttore, con all’attivo collaborazioni con Kelly Joyce e Dirotta su Cuba).

Il nome “Humana” riflette l’essenza del progetto: musica che parla dell’essere umano contemporaneo, delle sue emozioni, delle sue contraddizioni, e del rapporto (spesso conflittuale) con la tecnologia.

Il loro sound mescola in modo unico il rock alternativo con l’elettronica, in un equilibrio tra energia e introspezione. Le influenze vanno dai Subsonica e Bluvertigo ai Linkin Park, band a cui spesso gli Humana rendono omaggio nei live, e che ha ispirato fortemente l’album Karma.

La carriera degli Humana è segnata da una continua crescita artistica, con quattro album all’attivo: “Humana” (2012), “Karma” (2018), “Human Electro” (2020) e “Un altro giorno” (2022).

Video link: https://www.youtube.com/watch?v=xWoCYHYmzd0

sabato 8 novembre 2025

“Eterni”, il nuovo singolo di altomare

 

“Eterni”, il nuovo singolo degli altomare, è una corsa contro il tempo e dentro le emozioni. Un brano pop rock dal ritmo incalzante e dalle sfumature leggere, dove la malinconia si mescola all’energia vitale. Le sonorità, tra la freschezza di Tananai e l’immediatezza dei Finley, accompagnano una storia che parla del bisogno di trattenere ciò che sfugge: un legame fragile ma autentico, che resiste nonostante la tempesta.

È la fotografia di un momento in bilico, di un amore che si consuma e si rinnova, dove restare diventa un atto di coraggio e vulnerabilità, perché il rapporto diventa al tempo stesso rifugio e tormento. Ogni nota di “Eterni” vibra di passione, vertigine e speranza: un invito a vivere l’attimo come se potesse davvero durare per sempre.

“Eterni” è la dichiarazione d’intenti della band: restare vivi, anche solo per un istante che sembra non finire mai.

Il mondo degli altomare nasce nel 2022 dall’incontro di quattro vecchi amici che, pur diversi tra loro, condividono la stessa meta: creare musica sincera, diretta, capace di unire energia e introspezione. Sul palco trasformano la loro complicità in uno spettacolo intenso e genuino, costruito su anni di amicizia, esperienze condivise e notti passate a parlare di vita e canzoni.

Il loro sound alternative/pop-rock è un equilibrio tra istinto e costruzione: linee vocali melodiche e riff taglienti si intrecciano a ritmiche potenti, mentre pad e synth aggiungono un respiro moderno. Nei testi si avverte un velo di malinconia, nei suoni un’urgenza liberatoria: gli altomare non inseguono un genere, ma un’emozione.

La band è composta da Macca (voce), Maury (basso), Alex (chitarra) e Br1 (batteria).

ASCOLTA “ETERNI”!

https://ffm.to/altomare-eterni

venerdì 7 novembre 2025

“Clearance”, il nuovo singolo degli Ataraxic Void

 

Prima o poi ci arriviamo tutti, a quel punto in cui ci chiediamo che senso abbia davvero l’esistenza. C’è chi passa notti intere a cercare una risposta, immerso in libri, riflessioni o musica.

“How come now everything makes sense to me?” si domanda la voce di “Clearance”, il nuovo singolo degli Ataraxic Void. Perché ora tutto sembra avere un senso, eppure resta il dubbio più grande: come ci sono arrivato fin qui?

Il brano rimbalza tra lucidità e smarrimento, tra l’illusione di aver trovato una verità e la consapevolezza che ogni rivelazione porta con sé una nuova ombra.Dall’osservazione amara dell’ipocrisia, quella che spinge a “fingere di non avere paura mentre si è diretti verso la tomba”, emerge un momento mistico in cui ci si sente finalmente “parte di ogni cosa”.

Ma questa chiarezza si basa su un equilibrio fragile: se su un piatto della bilancia c’è l’illuminazione, sull’altro ci sono il cinismo e il disincanto, dove “ogni colore sbiadisce in grigio” e la vita si mostra per quella che è, “senza significato”.

In “Clearance” l’accettazione del destino convive con l’angoscia dell’essere, e lo sforzo di restare si scontra con la tentazione di sparire. È il ritratto di un’anima in bilico tra resa e resistenza, che sceglie di sopravvivere un giorno alla volta.

In questo brano, il suono denso e oscuro erede di Alice in Chains e Soundgarden si tinge di sfumature psichedeliche e riverberi di inquietudine. Un tappeto sonoro che amplifica il conflitto e rende “Clearance” un pezzo adatto a chiunque cerchi significato nell’inevitabile.

Gli Ataraxic Void nascono nel 2019 dall’urgenza creativa di Franz, chitarrista, cantante e autore, che decide di tornare alla musica dopo oltre un decennio di inattività. Le sue influenze spaziano dal grunge all’alternative, con riferimenti a band come Alter Bridge, Tool e Queens of the Stone Age. I suoi testi indagano le profondità dell’animo umano, tra morte, fragilità e alienazione.

Dopo alcuni cambi di formazione, la band trova stabilità tra il 2021 e il 2023 con l’arrivo del batterista Sal, già attivo in progetti come Sakem, Blazing Clash e Rockin’ 1000, che aggiunge precisione e groove alla sezione ritmica, del bassista Vinz, appassionato di crossover e autore di linee essenziali ma riconoscibili, e infine di Andre, chitarrista, cantante e autore con una lunga esperienza da musicista e content creator, il cui stile unisce sonorità rock anni ’80 e ’90.

Insieme danno vita a un progetto alternative rock che fonde post-grunge e crossover, arrivando alla realizzazione dell’album di prossima uscita “Anthems for Those Who Are Stranded in a Blind Spot”, frutto della fusione delle loro esperienze e visioni musicali.

ASCOLTA “CLEARANCE”!

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giovedì 6 novembre 2025

“Sogno a occhi aperti”, il nuovo singolo di Clamore

 

Il nuovo singolo di Clamore è un inno gentile all’evasione, un abbraccio per chi non si riconosce nei confini che gli altri disegnano. “Sogno a occhi aperti” racconta la voglia di riscrivere la realtà con l’immaginazione, di trasformare le ferite in luce e la malinconia in forza. È la voce di chi, tra i banchi di scuola o nella frenesia del mondo, si sente fuori posto ma sceglie comunque di restare fedele ai propri sogni.

Su un arrangiamento pop essenziale e arioso, Clamore costruisce un piccolo rifugio sonoro dove il respiro si fa spazio e la speranza trova ritmo. Non è una fuga dalla realtà, ma un atto di ricostruzione: immaginare per sopravvivere, sognare per restare interi.

Il brano nasce come risposta silenziosa a chi voleva incasellarlo e diventa la voce di una generazione che ha imparato a guardare oltre il presente, trovando nella musica il modo più sincero di dire: “ci sono anch’io”.

“Sogno a occhi aperti” è la fotografia di un ragazzo che sceglie di non smettere mai di sognare, perché a volte, per non perdersi, basta solo continuare a immaginare.

Clamore, nome d’arte di Elia Bedin, nasce a Vicenza nel 2001. Fin da giovanissimo trova nella scrittura una forma di salvezza e nel suono una casa. La perdita del nonno segna una svolta profonda nel suo percorso: da quel momento decide di condividere la propria musica, trasformando il dolore in creazione.

Dopo essersi formato presso Officine Limoni di Montecchio Maggiore (VI), sotto la guida della cantautrice Irene Ghiotto, pubblica nel 2022 il suo primo singolo “Cielo di Marte”, portando presto la sua musica in tour tra diverse città italiane. Nel 2023, con “Amare ciò che non appare”, Clamore affina la sua poetica — uno sguardo lucido e sensibile rivolto all’invisibile — e si lega a Emergency TS Music e al produttore Simone Zuccalà.

A fine 2023 pubblica “Clamore”, manifesto artistico e personale in cui esplora il significato del proprio nome, simbolo di autenticità e bisogno di farsi sentire. Nel 2024 arriva “Senza via d’uscita”, prodotto da David Maria Campese, un brano intenso che segna un’ulteriore maturazione stilistica.

Nel 2025 l’artista avvia una nuova collaborazione con Time Bomb Music e firma con Sorry Mom!, aprendo un nuovo capitolo della sua carriera.

Il 24 maggio 2025 pubblica il suo album d’esordio “Forse ci sbagliamo”, un viaggio attraverso emozioni, conflitti e speranze, dove ogni brano è un tassello del suo mondo interiore. “Sogno a occhi aperti” fa parte di questo album.

ASCOLTA “SOGNO A OCCHI APERTI”!

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mercoledì 29 ottobre 2025

“La Mannaia”, il nuovo singolo di Treccani

 

“In questo mondo dicono di noi il peggio, ma quando oltrepasseremo il varco saran pronti a porci fiori in mano”

Così esordisce, diretto e senza filtri, il nuovo singolo dei Treccani, “La Mannaia”.

Nel brano prende forma una delle contraddizioni più crudeli del nostro tempo: il valore delle persone viene riconosciuto solo dopo, quando ormai è troppo tardi per farlo arrivare davvero. “Non puoi darmi ora fiori mentre vivo?” diventa allora una frase-manifesto, una richiesta di rispetto e presenza nel momento in cui conta veramente: qui ed ora.

Il “varco” oltre il quale arrivano i fiori si trasforma in una metafora potente del punto di non ritorno, un confine tra ciò che poteva essere e ciò che non sarà più. “La Mannaia” parla a chi si è sentito invisibile, ignorato o sottovalutato, e lo fa con la delicatezza ferita delle ballad alternative rock, tra echi di Afterhours e Marlene Kuntz.

Una canzone che è insieme denuncia e speranza: una voce che invita a riconoscere il valore umano prima che sia sepolto, a cambiare il modo – e il mondo – in cui scegliamo di onorare la vita.

I TRECCANI sono Alessio Capatti (basso e voce), Luca Spataro (chitarra e voce) e Alessandro Fedele (batteria).

Nati nel 2018, si muovono tra la poesia cruda dei Marlene Kuntz e le visioni disturbanti dei Teatro degli Orrori.

Dopo un primo EP omonimo registrato nel 2019 al Twilight Studio, collaborano con la scena milanese e torinese (Scatti Vorticosi, Orsi Studio).

Nel 2024 tornano in studio con Fabio Pietro Intraina (Trai Studio, Inzago) per registrare quattro nuovi brani e a fine anno firmano con Sorry Mom! per l’uscita dei nuovi singoli.

ASCOLTA “LA MANNAIA”!

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