Fonte: webcomunicati
lunedì 9 marzo 2015
IKS istituisce una task force per la protezione dai malware di tipo ransomware
Fonte: webcomunicati
martedì 18 marzo 2014
Controllo delle applicazioni per migliorare il business aziendale: da IKS un evento dedicato
Fonte: webcomunicati
lunedì 17 febbraio 2014
IKS si espande sul mercato italiano e rafforza gli investimenti in ambito mobile e cloud
Fonte: webcomunicati
giovedì 19 dicembre 2013
Proseguono gli investimenti di IKS in ambito mobile, con il rafforzamento dei servizi per il settore finanziario
IKS , azienda di consulenza specializzata nello sviluppo di soluzioni in ambito IT Governance e Security, continua nello sviluppo del servizio 4Mobile, creato per offrire ai Clienti un supporto a 360° sullo sviluppo, gestione e delivery in sicurezza delle mobile app, in ambiente Android o iOS.
Per rispondere alle esigenze di un mercato in notevole espansione come quello delle applicazioni per dispositivi mobili, IKS prosegue ad investire in questo segmento e si pone come punto di riferimento per la verifica della qualità delle applicazioni, sia dal punto di vista funzionale sia da quello della sicurezza. Le aziende possono affidarsi alle competenze di IKS, che prende in carico le app del Cliente e, utilizzando tool innovativi e processi consolidati, restituisce un report con un’analisi dal punto di vista funzionale, della user experience, della compatibilità e della sicurezza. Al termine della fase di test e dopo la validazione del Cliente, IKS può farsi carico della pubblicazione dell’app negli store concordati, sgravando il Cliente da tutte le attività operative che richiedono tempo e conoscenze tecniche molto verticali e specifiche.
L’esperienza acquisita da IKS in questo settore, insieme al know-how di Kleis, società del gruppo specializzata sulla sicurezza in ambito finanziario, ha dato vita ad una nuova iniziativa utile sia ai Clienti sia ai diversi attori del processo di sviluppo delle app mobili per il mondo finance. Si tratta di un report che analizza il livello di sicurezza delle app per il Mobile Banking sul mercato italiano. Il documento è il risultato di un’intensa attività di assessment effettuata su un campione di applicazioni rilasciate da istituti e società di servizi bancari italiani. Dalle analisi condotte, emerge come in poco tempo il numero di “mobile banking user” supererà quello degli “internet banking user”, con la conseguenza di un aumento della probabilità di rischio di attacchi fraudolenti. Infatti, linguaggi di programmazione diversi, sistemi operativi e architetture eterogenee non garantiscono la possibilità di avere un livello di sicurezza comune e, spesso, si tende a sottostimare i rischi legati al canale mobile.
Nello specifico, l’indagine svolta da IKS e Kleis ha coinvolto dieci applicazioni di mobile banking, rilasciate da altrettanti importanti istituti bancari italiani, e disponibili nell’App Store di Apple nel periodo di settembre 2013. I principali criteri di analisi utilizzati riguardano la sicurezza run-time, la sicurezza dell’architettura, la Network Communication Security e la persistenza di file-system. Il report evidenzia come il livello di attenzione verso l’aspetto della sicurezza run-time e verso gli elementi architetturali a rischio sia ancora piuttosto basso. Per quanto riguarda la robustezza delle comunicazioni verso il back-end, invece, nove applicazioni su dieci verificano l’origine del certificato SSL utilizzato, così come quasi tutte le app evitano la generazione di cache, tranne quella di sistema legata alle classi per gestire la connessione.
“Il report sulla sicurezza delle applicazioni di mobile banking è stato creato con l’intento di sensibilizzare maggiormente sia gli utenti finali, sia gli istituti bancari, sulla questione sicurezza in ambito mobile – sottolinea Guido Ronchetti, Team Leader 4Mobile in IKS -. Riteniamo sia fondamentale correggere innanzitutto le situazioni di rischio, perché, man mano che il tempo passa, crescono le possibilità che le vulnerabilità attuali siano oggetto di attacco da parte dei cyber criminali. Inoltre, occorre utilizzare linee guida di sviluppo mobile, verificare, in fase di pre-rilascio, il livello di sicurezza dell’app con un assessment di sicurezza completo, considerando nell’analisi anche l’ambiente di esecuzione. Da non dimenticare, infine, l’importanza di mettere in atto processi di monitoraggio e contromisure in grado di garantire una user experience ottimale e, al tempo stesso, di intercettare e gestire correttamente situazioni pericolose per i servizi esposti. Il nostro ruolo, con il nostro servizio 4Mobile, è proprio quello di supportare le aziende e gli istituti bancari in tutte le fasi di questo complesso processo.”
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Fonte: webcomunicati
martedì 26 novembre 2013
Con IKS condividere e proteggere i documenti su Cloud non è mai stato così semplice
IKS , azienda di consulenza specializzata nello sviluppo di soluzioni in ambito IT Governance e Security, continua ad investire sulla sua proposta tecnologica e di servizi per le aziende, offrendo una soluzione enterprise che consente di migliorare la gestione, la condivisione, il controllo e la protezione dei documenti.
Grazie all’innovativa soluzione WatchDox, IKS risponde alle attuali esigenze dei Clienti, i quali hanno bisogno di condividere informazioni in modo sempre più rapido e semplice, rendendole accessibili da diverse piattaforme e dispositivi, compresi quelli mobili. Con questo sistema, è possibile migliorare la collaboration all’interno delle imprese e velocizzarne i processi. Se, da una parte, è necessario condividere documenti e dati di varia natura, dall’altra è anche fondamentale preservarne la confidenzialità e tracciarli. La soluzione garantisce entrambe le funzionalità. Nello specifico, infatti, permette non solo di impostare dei parametri di sicurezza ad hoc per ciascun utente, ma anche di consentire l’accesso sicuro ai documenti da più device tramite l’uso di una semplice app.
“La scelta di un partner come WatchDox e della sua soluzione – sottolinea Paolo Pittarello, Founder e Amministratore Delegato di IKS -, rafforza la consolidata esperienza acquisita da IKS nell’ambito della sicurezza delle informazioni in ambito Cloud e sottolinea la ferrea volontà di supportare e sensibilizzare i Clienti sul tema. Noi stessi in azienda abbiamo adottato la piattaforma di WatchDox e siamo davvero soddisfatti delle sue caratteristiche, che uniscono contemporaneamente professionalità e praticità di utilizzo.”
La soluzione si adatta perfettamente alle esigenze di qualsiasi settore verticale, grazie alla sua funzionalità e scalabilità. Grazie ad IKS, le imprese possono realizzare concretamente i progetti di rinnovamento e modernizzazione dei processi aziendali, con un sistema flessibile e affidabile.
“Siamo orgogliosi di contribuire alla diffusione di innovazione nelle organizzazioni del nostro paese – conclude Pittarello –. Introducendo nuovi metodi e strumenti di lavoro, che forniscano comunque un’ottima user experience, si possono snellire i flussi, ottimizzare le risorse e quindi favorire l’incremento di efficienza e produttività.”
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martedì 5 novembre 2013
IKS e Kima confermano il successo del PCI Forum Italia, giunto alla terza edizione
Per il terzo anno consecutivo, il PCI Forum si conferma l’evento italiano di riferimento sul tema della sicurezza in ambito e-payment. Organizzato da IKS, azienda di consulenza specializzata nello sviluppo di soluzioni per l’IT in ambito sicurezza, e Kima, la società del gruppo che si occupa di compliance, il convegno si è focalizzato in particolare sulle nuove tendenze in ambito mobile e cloud.
Svoltosi lo scorso 17 ottobre a Milano, il sipario del III° PCI Forum Italia si è aperto con una panoramica sull’attuale ruolo degli standard PCI nell’attività di protezione del business, evidenziando come, negli ultimi due anni, la loro richiesta sia aumentata a livello esponenziale. A breve sarà rilasciata la release 3.0, cui le banche, i service provider, gli esercenti e gli sviluppatori di applicazioni dovranno fare riferimento. Pur non essendo ancora obbligatoria, la PCI viene ormai considerata una best practice fondamentale per garantire la sicurezza nelle transazioni con carta di credito e non solo. Con il pervasivo utilizzo dei dispositivi mobili, infatti, aumenta notevolmente il livello di attenzione da porre sulla sicurezza dei dati trattati.
A tal proposito, sono stati coinvolti alcuni clienti di IKS e Kima appartenenti a settori diversi come GDO e Finance, i quali hanno presentato le proprie esperienze nell’implementazione degli standard PCI-DSS e PA-DSS (Payment Card Industry e Payment Application Data Security Standard) nei nuovi contesti applicativi. Il discorso è continuato esplorando i futuri sviluppi degli standard in ambito cloud, ponendo l’accento sulle criticità da affrontare nel passaggio a soluzioni di pagamento completamente virtuali, oltre ai benefici derivanti da questa scelta. Per far fronte alle esigenze legate a questi scenari, IKS ha messo a punto una serie di servizi specifici di supporto e consulenza per individuare potenziali falle di sicurezza nelle applicazioni mobili e costruire un piano di intervento ad hoc.
“Il punto fondamentale emerso dal PCI Forum – dichiara Vanni Galesso, BU Security Manager in IKS – è che, purtroppo, molte aziende, in tutti i settori, non adottano livelli di sicurezza adeguati. Innanzitutto, occorre definire policy di accesso, autenticazione e protezione dei dati in maniera centralizzata. Se il sistema centrale è sicuro, anche le estensioni mobili saranno più difficili da attaccare. Siamo convinti che si tratti di una questione organizzativa, non tecnologica. E il nostro evento è un’occasione per sensibilizzare ulteriormente i nostri clienti e partner sulla questione, oltre renderci disponibili come professionisti competenti in grado di supportarli nelle strategie di protezione delle informazioni.”
“Anche quest’anno abbiamo riscontrato l’entusiasmo dei partecipanti verso i temi trattati – aggiunge Nicola De Bello, Founder di Kima -. In effetti, sono argomenti attuali, che toccano tutti, in un modo o nell’altro. Lo dimostra l’alto numero di adesioni e l’eterogeneità del pubblico, composto dai rappresentanti dei più importanti gruppi bancari italiani, ma anche di compagnie assicurative, service provider, telco, retail e aziende dei settori fashion e food. Il PCI Forum si conferma un’occasione fondamentale di confronto e aggiornamento per clienti e partner”.
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martedì 1 ottobre 2013
Con IKS il Cloud segue la strada dell’opensource
IKS , azienda di consulenza specializzata nello sviluppo di soluzioni in ambito IT Governance e Security, continua gli investimenti su progetti di Cloud IaaS (Infrastructure-as-a-Service) e PaaS (Platform-as-a-Service), puntando sulle tecnologie opensource, per rispondere adeguatamente alle esigenze delle aziende, con soluzioni che supportano il business e consentono di agevolare il passaggio e la governance di infrastrutture e applicazioni virtualizzate.
IKS prosegue nel piano di sviluppo dei servizi, per estendere l’orizzonte del Cloud alle tecnologie definite opensource, con le quali è possibile ottenere prestazioni e qualità di alto livello, senza pesare sui budget IT aziendali. L’obiettivo è quello di rispondere alle esigenze delle aziende che sempre più necessitano di organizzare, ottimizzare e migliorare le infrastrutture del data center, rendendole flessibili, sicure e performanti. Nasce in questo contesto la partnership strategica con Red Hat, condividendo esperienza e know-how per supportare i Clienti in questa necessaria tappa di evoluzione del data center.
IKS e le società del gruppo vantano consolidate esperienze nell’analisi tecnologica, funzionale e di processo nell’Enterprise Computing, maturate grazie allo sviluppo di diversi progetti che coinvolgono architetture Cloud di tipo Private e Public, nei mercati Finance, Services, Development e Manufacturing. Red Hat ha sviluppato le soluzioni CloudForms e OpenShift, che consentono al cliente di beneficiare di architetture per l’erogazione in modalità Self Service dei servizi infrastrutturali ed applicativi. IKS può offrire ai Clienti proof of concept e progetti mirati all’integrazione di queste soluzioni all’interno degli ambienti di produzione.
Red Hat CloudForms è un prodotto software IaaS per la gestione di Cloud aperti e ibridi, con il quale le organizzazioni possono gestire ambienti complessi ed eterogenei. Red Hat OpenShift, invece, è la soluzione di PaaS che permette ai gruppi applicativi di gestire in modalità Cloud i propri ambienti di sviluppo. Tramite una console di self provisioning, la piattaforma permette di avere a disposizione, con pochi click, sistemi già configurati e quindi pronti per l’uso con tutto quello che serve per far funzionare le applicazioni, ovvero framework, middleware e database.
“Infrastrutture di virtualizzazione, storage, automazione e governance in ambito opensource, rappresentano oggi una reale opportunità da cogliere per adeguare i processi di erogazioni dei servizi IT a supporto del business aziendale – commenta Andrea Scarpa, Founder e Direttore Operation di IKS -. IKS è impegnata da oltre un decennio nello sviluppo di soluzioni e servizi sulle infrastrutture, sul middleware e sulle applicazioni. La nostra expertise assicura alle aziende non solo supporto concreto per l’installazione e configurazione degli strumenti, ma anche per la realizzazione di cartridge personalizzate e l’adeguamento dei processi alla nuova realtà.”
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lunedì 8 luglio 2013
IKS e AppDynamics in partnership per l’Application Performance Management
IKS , azienda di consulenza specializzata nello sviluppo di soluzioni in ambito IT Governance e Cloud, e AppDynamics, fornitore leader di soluzioni di Application Performance Management (APM), stringono un accordo di collaborazione per la promozione di una soluzione di nuova generazione per il controllo delle prestazioni delle applicazioni, in grado di offrire in modo semplice, visibilità su architetture e applicazioni distribuite, rapida risoluzione dei problemi, agilità e adattabilità in ambienti di produzione anche ad alti volumi di carico.
Nell’attuale scenario delle aziende italiane, tipicamente l’onere di controllare le applicazioni ricade sui professionisti dell’IT Operation, che devono monitorarne e diagnosticarne tempestivamente i problemi prestazionali e allo stesso tempo occuparsi della gestione di tutte le altre entità tecnologiche. Inoltre, un cambiamento strutturale nel modo in cui le applicazioni vengono sviluppate, rilasciate e successivamente aggiornate, ha trasformato le stesse da oggetti monolitici a oggetti costituiti da componenti distribuite attraverso vari nodi e livelli, interconnessi da architetture orientate ai servizi. Questa nuova tendenza ha reso sicuramente le applicazioni più agili, ma più difficili da controllare, rischiando di creare problemi che vanno a ripercuotersi anche sulla generazione di fatturato. In questo contesto, quindi, le aziende hanno bisogno di proteggere le performance delle applicazioni, riducendo i potenziali disservizi e migliorando l’efficienza e l’efficacia dell’IT Operation, per garantire la soddisfazione dell’utente finale.
IKS ha individuato in AppDynamics la soluzione a queste necessità. AppDynamics è in grado di monitorare nel dettaglio le applicazioni business critical senza impatti sulle performance e in modo semplice, intuitivo e dinamico. Fornisce una piena visibilità sulle transazioni di business, un supporto efficace alla risoluzione dei problemi e un’ampia scalabilità applicabile a tutte le tipologie di infrastrutture, incluse quelle virtuali. La soluzione consente di contenere i tempi di identificazione e risoluzione dei problemi attraverso delle dashboard predisposte che forniscono una chiara mappatura delle componenti dell’applicazione e delle relazioni logiche tra di esse, oltre a fornire un quadro completo delle transazioni di business, comprese quelle operanti in ambienti virtuali, mettendo in evidenza le relazioni che si stabiliscono tra i servizi, e verificare l’aderenza delle performance ai livelli di servizio concordati. AppDynamics consente di comprendere anche la reale end user experience attraverso la visibilità completa nelle latenze di browser, network e server per le transazioni e, infine, soddisfa le 5 dimensioni definite da Gartner per l’APM in un’unica tecnologia, garantendo la massima capacità di monitoring con il minimo impegno a livello di gestione, grazie ad una rapida installazione nell’ambiente di Produzione del Cliente, basso TCO e accuratezza nell’individuazione e segnalazione di problemi.
IKS ha acquisito nel tempo un’esperienza significativa in ambito APM e Business Transaction Monitoring e può supportare il Cliente in tutte le fasi, dalla definizione e realizzazione completa del progetto, fino alla consulenza “ad alto valore” su criticità e ottimizzazioni di applicazioni “core business”. “Con AppDynamics possiamo offrire una soluzione e un servizio all’avanguardia in ambito APM” commenta Elena Fasolo, Responsabile della Business Unit di IT Governance in IKS. “Grazie all’individuazione e risoluzione tempestiva delle problematiche delle applicazioni, le aziende possono migliorare le capacità decisionali e la soddisfazione dell’utente finale, la cui esperienza non viene interrotta o disturbata da tempi di risposta lenti, stalli, mancanza di disponibilità e disservizi simili.”
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venerdì 21 giugno 2013
IKS semplifica la gestione delle licenze software con una soluzione ad hoc
IKS , azienda di consulenza specializzata nello sviluppo di soluzioni per l’IT in ambito Governance IT e Cloud, promuove una soluzione personalizzata che consente alle aziende di ottenere un quadro preciso sulla situazione attuale delle loro licenze software, semplificandone la gestione e ottimizzando le risorse.
La soluzione proposta consente di monitorare e gestire le licenze, in modo da mantenere, da un lato, una posizione di conformità, evitando i rischi legali e le spese non solo economiche, derivanti da situazioni di under-licensing; dall’altro, ottimizzare gli acquisti sul software evitando situazioni di over-buying, acquisire il software sulla base delle reali esigenze, strutturare gli accordi più convenienti per l’azienda, conoscere l’uso effettivo sulle applicazioni acquistate. Questa soluzione risulta particolarmente utile in situazioni di audit da parte dei principali vendor (Oracle, Adobe, IBM, SAP, Microsoft), per rispondere a necessità organizzative interne, come il controllo della compliance o per i rinnovi contrattuali con Microsoft, Adobe e IBM, sia sulla parte desktop sia sulla parte data center, su ambienti fisici o virtuali.
Il servizio fornito da IKS consiste in una prima fase di individuazione delle applicazioni installate, in cui viene prodotta una lista accurata di quelle rilevate tramite una fase di inventario e di riconoscimento delle stesse. In seguito, viene redatta una lista delle licenze acquisite tramite un’importazione degli ordini di acquisto e dei contratti. L’ultima fase permette di comprendere se l’azienda è compliant e se ci sono situazioni da ottimizzare. In particolare, IKS opera secondo una precisa metodologia, strutturata in diversi step, comprendenti analisi e valutazioni in ambito SAM (Software Asset Management) per acquisire informazioni sui processi di gestione delle licenze attualmente in essere, inventario e riconoscimento delle applicazioni specifiche per il dominio oggetto del servizio, inserimento degli ordini di acquisto, analisi delle licenze e riconciliazione tra quelle installate e quelle acquistate, analisi e proposta di azioni volte ad ottimizzare la posizione delle licenze software e, infine, adozione delle azioni proposte e gestione continua del processo di license optimization per assicurare la continuous compliance contrattuale e individuare aree di ottimizzazione.
“Con questo sistema” dichiara Elena Fasolo, Responsabile della Business Unit di IT Governance in IKS, “offriamo alle aziende una soluzione completa di Enterprise License Optimization e Software Asset Management, in grado di offrire diversi benefici, tra cui la riduzione dei rischi e dei costi e l’incremento dell’efficienza finanziaria e operativa. La soluzione di license optimization assicura che nella rete siano presenti solo software licenziati correttamente e previene l’installazione di software non autorizzato. Inoltre, permette di visualizzare il numero di licenze possedute per ciascun prodotto e publisher, capire quali utenti accedono a specifiche applicazioni, controllare l’installazione e l’effettivo utilizzo per ridurre i costi totali, raggiungendo l’eccellenza operativa attraverso la standardizzazione. È possibile utilizzare i dati concreti forniti dalla nostra analisi per assegnare più correttamente i budget, fare pianificazioni molto più accurate e, in generale, migliorare l’efficienza di tutto lo staff IT, che potrà concentrarsi su altre attività critiche.”
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